Chiunque venga in possesso dei dati potrebbe effettuare il login e accedere senza problemi ai contenuti nelle caselle di posta elettronica, prelevando dati come gli estremi delle carte di credito, file personali o documenti lavorativi. E se consideriamo che molti utilizzano la stessa password per diversi servizi, il pericolo cresce in maniera esponenziale aumentando proporzionalmente il numero degli account e delle piattaforme vulnerabili.
Queste credenziali possono essere oggetto di abusi ripetuti, confermando poi che le aziende dirette interessate sono state avvertite una ventina di giorni fa.
In seguito alla segnalazione Mail.ru si è affrettata a dichiarare di aver messo in atto una procedura per verificare se gli account sono effettivamente attivi, mentre Microsoft ha spiegato che le sue misure di sicurezza e verifica sono sufficienti a tutelare la sicurezza dei suoi utenti. Google e Yahoo non hanno rilasciato alcun commento.
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