Non sono state stilettate di fioretto ma solo fendenti a colpi di sciabolate quelli che si sono scambiati oggi, nei comunicati stampa, l’opposizione consiliare di “Per Brolo” con il sindaco Irene Ricciardello.
Tanti gli argomenti trattati a partire dalla vicenda che coinvolge il funzionario comunale Adriana Gaglio, assegnata agli uffici di Giudice di Pace di Sant’Angelo ma che ha visto dichiarato, a novembre, illegittimo quel trasferimento dal tribunale pattese.
E che però riamane in quel posto perchè per il sindaco la “dipendente in questione è stata trasferita presso gli uffici del Giudice di Pace, a seguito di un impegno assunto da quel sindaco che, nell’aprile 2013 firmò apposita convezione”.
Ed oggi, – scrive Irene Ricciardello: “il venire meno a questo impegno assunto dal consiglio comunale dell’epoca non significherebbe precludere il funzionamento dell’ufficio stesso, bensì la sua stessa chiusura, con un gravissimo danno per l’intero comprensorio”.
Ovviamente l’opposizione la pensa in maniera diametralmente opposto.
Ma tra botte e risposte si è oggi parlato anche di Natale, manifestazioni, dissesto, crisi economica e odio sociale in uno scenario da futura campagna elettorale.
E leggendo i due documenti che pubblichiamo integralmente…
La nota di “Per Brolo”.
I cittadini brolesi si accingono a trascorrere anche le festività di fine 2018 in un paese dall’atmosfera dimessa e rassegnata.
Se non ci fosse stato l’impegno della società civile e degli imprenditori e commercianti brolesi, le vie di Brolo sarebbero rimaste al buio e prive di addobbi. Infatti, nonostante si è quasi giunti alla fine del mandato, l’amministrazione Ricciardello continua ad essere assente e sorda alle esigenze dei cittadini di Brolo.
Nè può essere in alcun modo una scusante il fatto che ci si dibatta ancora con i bilanci da riequilibrare.
E’ il chiaro risultato di una politica priva di programmazione, di competenze e di idee e che continua a dissipare risorse di rilevante entità che sarebbero state essenziali per un rilancio economico di Brolo.
Solo per limitarci a qualche esempio, per porre rimedio agli errori commessi nell’adozione del bilancio riequilibrato 2014 approvato lo scorso mese di marzo, che non ha ottenuto il via libera del Ministero – per come ampiamente previsto dal Gruppo di minoranza – l’amministrazione ha sperperato oltre 20 mila euro, destinandole a consulenze fornite da società esterne (delibere di giunta n. 207/2018, n. 239/2018 e n. 264/2018). Ed ancora, pur di non procedere alla riqualificazione del proprio personale dipendente interno, ha preferito spendere decine di migliaia di euro per pagare stipendi, indennità e mansioni superiori a dipendenti provenienti da altri comuni.
Ma vi è un altro recente caso, eclatante, di denaro pubblico sottratto alle esigenze dei cittadini di Brolo, purtroppo ampiamente previsto e denunciato dal Gruppo Per Brolo.
Il Tribunale di Patti, infatti, in data 17/10/2018 ha:
1) dichiarato illegittimo il trasferimento (provv. sindacale n. 43 del 28.11.14) di una dipendente comunale;
2) annullato anche la determina n. 44 del 5 /12/2014 emessa dal sindaco (a distanza di qualche giorno da quello del trasferimento della “ non gradita ” dipendente) con la quale ha nominato i responsabili di area omettendo di procedere all’obbligatoria selezione tra i dipendenti appartenenti alla categoria professionale interessata;
3) condannato il Comune al pagamento delle spese.
Ma i nostri “valenti” amministratori, nonostante due pronunce abbiano già decretato l’illegittimità dell’operato del sindaco, hanno voluto ostinatamente proporre appello alla sentenza e con la delibera di giunta n. 237/2018 hanno, per la quarta volta, affidato incarico ad un legale liquidando ed impegnando somme per un totale complessivo, ad oggi, di circa 22 mila euro.
Perchè accanirsi allora nei confronti di una dipendente e sottrarre somme alle esigenze dei cittadini di Brolo per difendere un provvedimento avente palese finalità politica? Quali vantaggi potrebbero mai derivare da tutto ciò ai cittadini di Brolo?
Questi sono solo alcuni esempi tangibili di un’incapacità amministrativa più volte denunciata da questo Gruppo e che purtroppo hanno pesato e pesano sulle spalle dei cittadini di Brolo mortificati non soltanto dalla impossibilità di rivedere un paese capace di recuperare competitività verso le altre realtà dell’hinterland ma contestualmente privati dalla erogazione di servizi essenziali (trasporto alunni, ritardo avvio mensa scolastica, pulizia torrenti, etc…).
L’ennesimo esempio, insomma, di un’amministrazione che ha “brillato” solo nel dividere il tessuto sociale; che non ha saputo dare a Brolo una speranza di rinascita e che avviandosi oramai alla fine del mandato lascia purtroppo l’amaro in bocca in un paese più che mai lacerato dall’odio sociale scatenato dall’amministrazione più iniqua dal dopoguerra ad oggi.
La replica del sindaco è secca.
Questa la nota diramata questa sera.
E’ davvero singolare percepire che gli unici atti capaci di “smuovere” l’attività dei consiglieri di minoranza, siano quelli riguardanti esclusivamente una dipendente comunale.
Ogni qualvolta, infatti, che questa amministrazione adotta normali provvedimenti amministrativi, che investono la dipendente comunale in questione, i consiglieri, “magicamente” si risvegliano dal torpore politico e vengono fuori con inconsistenti dichiarazioni.
La dipendente in questione è stata trasferita presso gli uffici del Giudice di Pace, a seguito di un impegno assunto da quel sindaco che, nell’aprile 2013 firmò apposita convezione.
Oggi, il venire meno a questo impegno assunto dal consiglio comunale dell’epoca non significherebbe precludere il funzionamento dell’ufficio stesso, bensì la sua stessa chiusura, con un gravissimo danno per l’intero comprensorio.
Peccato però non aver visto i consiglieri, sfoderare la loro sensibilità per gli altri dipendenti comunali.
Mi chiedo… dov’erano i “sensibilissimi” consiglieri quando c’erano le battaglie per i precari e per difendere le loro proroghe?
Ah… mi spiace per i precari, ma evidentemente loro non rientrano nelle “grazie” del gruppo e dei loro sostenitori, a differenza di qualche altro dipendente comunale.
Capisco che la campagna elettorale si avvicina e che ogni atto compiuto dall’Amministrazione porti a commenti e valutazioni assolutamente sconclusionate, ma sono costretta a controbattere ai consiglieri, e precisare che nessun errore è stato commesso nella redazione del bilancio riequilibrato 2014, e nessun disco rosso è stato alzato dal ministero (quindi, cari consiglieri, più che previsioni, le vostre le definirei “fantasie”).
Semplicemente, per una questione di opportunità tempistica, considerato che si trattava di annualità concluse, si è chiesto al ministero di potersi avvalere del riequilibrio pluriennale.
Richiesta che è stata accolta.
Ciò ha comportato un lavoro faticoso, lungo e certosino, durato qualche mese, che ci ha portati, proprio oggi, ad avere il parere favorevole dei revisori dei conti sul bilancio riequilibrato pluriennale 2014/2017, che sarà sottoposto al voto del consiglio comunale entro la fine di questo mese.
Ma devo dire che le fantasie dei consiglieri non si sono fermate ai bilanci: Le famiglie brolesi sanno bene che il nostro Comune è stato sicuramente tra i primi della provincia di Messina ad avviare il servizio di mensa scolastica.
Così come per la prevenzione degli allagamenti, sono attualmente in corso le puliture di tutti i tombini e le grate del territorio comunale.
Infine, il trasporto alunni… i consiglieri si ostinano a far finta di non sapere che dal 2014 queste somme non sono più oggetto di assegnazione di contributo specifico da parte della regione.
Per il Comune di Brolo, già in dissesto, il costo di tale servizio, essendo una somma consistente, impedirebbe la certezza di poter garantire numerosi altri servizi essenziali.
Per questa ragione, nei giorni scorsi, nell’ambito dell’audizione in commissione bilancio, essendo questo un problema che interessa tutti i comuni in dissesto, è stato sollecitato, da parte dei Sindaci, un emendamento alla finanziaria per ottenere una assegnazione di risorse finalizzata al trasporto degli alunni per i comuni dissestati.
Visto l’orientamento favorevole espresso dall’Assessore e da tutta la commissione bilancio, sarà cura di questa amministrazione, una volta ottenuta l’assegnazione di tali risorse, destinarla alla finalità assegnata, garantendo così il rimborso del trasporto alunni.
Mi rendo conto che molti di questi interventi, seppur evidenti, siano sfuggiti ai consiglieri di minoranza, troppo impegnati, a proposito di chi ha alimentato lo scontro sociale, a presentare esposti e denunce alle procure di mezza Italia.
Consiglieri quindi troppo impegnati, e che in quasi 5 anni non hanno trovato il tempo di portare in consiglio nemmeno una sola proposta nell’interesse della collettività, ma in compenso hanno prodotto centinaia e centinaia di pagine di denunce penali contro questo Sindaco, contro la giunta comunale e persino contro vari responsabili di area.
Ma io rimango serena del mio operato, mettendo al bando il modo di operare ed agire seguito dalla minoranza. Un atteggiamento che nulla ha a che vedere con la politica, che non fa parte del mio essere e del mio agire.
Non è seminando zizzania e discordia che si attraggono simpatie o consensi.
Non è strumentalizzando vicende che riusciranno ad indirizzare i cittadini contro l’amministrazione comunale.
Insomma, una idea divisiva di società su cui fondano la loro presenza, che altrimenti, ai più, resterebbe ignota.
Contenti loro… così facendo, sono sicura, otterranno grandi risultati!!!
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