“La Giunta Regionale, già nel marzo del 2013 aveva deliberato il ripristino del punto nascita di Lipari attraverso un piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria – ricorda il parlamentare PD – il Piano non è mai stato realizzato e, nonostante non vi sia mai stato nessun atto formale di chiusura, il punto nascita è stato completamente svuotato delle professionalità necessarie. La decisione assunta in nome della sicurezza, oltre a negare il diritto alla nascita, paradossalmente, – continua – espone le puerpere a maggiori rischi; i trasferimenti in urgenza, infatti, a causa delle frequenti avversità meteo, non sono sempre realizzabili e le eventuali assistenze in loco, in caso di emergenze ostetriche indifferibili, non garantiscono i requisiti minimi di sicurezza in ambito tecnologico e organizzativo. E’ indispensabile – conclude Laccoto – sapere quali iniziative urgenti siano state messe in campo per garantire al Punto nascita di Lipari il raggiungimento dei requisiti e degli standard di qualità e di sicurezza previsti che assicurino diritto all’assistenza e se sia stata richiesta da parte dell’assessore una deroga che consenta il mantenimento delle Unità operative di Ostetricia e Ginecologia così come avvenuto a Licata, Bronte, Pantelleria in Sicilia, ma anche Ischia, Portoferraio all’Erba, tra le isole minori, evitando così un grave atto di ingiustizia nei confronti di un luogo per altro meta di turismo internazionale essendo inserito tra i luoghi patrimonio dell’umanità”.
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