Dopo un’intensa attività investigativa durata quasi due anni, di intercettazioni telefoniche ed ambientali raccolta in due informative a carico di 47 soggetti, la procura ha ritenuto che vi siano delle “presunte responsabilità solo” per 19 degli indagati, otto dei quali sono state raggiunte da misure cautelari.
Gli avvisi di garanzia sono stati notificati, oltre all’ex sindaco senatore Bruno Mancuso, a: Bernardo Paratore architetto ed ex assessore durante il primo mandato a sindaco di Mancuso indagato; Giuseppe Campisi architetto e consigliere di maggioranza durante la prima sindacatura Mancuso; Giovanni Amantea, ingegnere in servizio all’Ufficio tecnico; Natale Iannaggi, ingegnere di S.Agata; Carlo Giuffrè di Torrenova ex project manager del Pit 21; Cono Galipò di Capo d’Orlando; Benedetto La Macchia, di Spadafora; Maria Teresa Giuliano e Vincenzo Cordone di Palermo e ad Emanuele Giusti di Torino.
Secondo l’inchiesta della Procura tutti gli indagati avrebbero posto in essere i reati a loro contestati a vario titolo in concorso con Contiguglia, Silla e Naso.
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