Era un “venerdì” caldo a Brolo, questo era nell’aria, si avvertiva, infatti l’opposizione consiliare aveva annunciato da qualche giorno una conferenza stampa, con la richiesta di auto convocazione del consiglio.
Ma questo punto passava in secondo piano perché la conferenza stampa, reclamizzata con l’invito a partecipare anche con una sfilza di sms, ad personam, puntava sulle verifiche contabili.
La replica del sindaco affidata ad un comunicato stampa ed a lunghe interviste registrate, appena finita la conferenza, con le stesse emittenti che avevano seguitoi lavori non è certo un atto di sottomissione, e questa sera si sentirà dell’altro nell’approfondimento che in queste ore si registra ad Antenna del Mediterraneo.
Ma andiamo per ordine.
Sala consiliare di Brolo è il luogo che l’opposizione , istituzionalmente, ha scelto, ha voluto, per tenere l’incontro – alle 10,30 – di stamani per la conferenza stampa.
Un luogo affollato, forse non strapieno, ma vuoi l’orario, vuoi la giornata feriale, ha condizionato la scelta di tanti di seguire, anche in tutta tranquillità qanto accaduto, nelle riprese tv, a casa.
L’attesa, non solo politica, ma anche mediatica era tanta, ed era palpabile.
Ha sottolineao l’azione di controllo operata dall’opposizione, e parlato anche in merito alle segnalazioni fatte alla Prefettura, alla Corte dei Conti, a vari enti per avere notizie, informazioni, e segnalare l’avvertita necessità di controllo.
Irene Ricciardello, ha parlato di dimissioni, di buon senso, di opportunità perse da parte dell’ente per risanare, recuperare, metterci la “classica pezza” sul deficit del bilancio.
Ha parlato sul ruolo ispettivo del Revisore dei Conti, la dottoressa Tiziana Vinci.
Brevi interventi si registrano da parte dei consiglieri Scaffidi Lallaro e Sapienza, delle chiose, a quanto detto, spesso in un silenzio irreale e zeppo d’attenzione, dalla Ricciardello.
Ma ovviamente i termini: responsabilità – penali ed amministrative – e distrazioni di somme, riecheggiano nella sala, sono quasi inflazionati duranti l’incontro mattutino, dove la Ricciardello chiaramente dice “spese sicuramente lecite ma imputati in capitoli del bilancio non di pertinenza”, e dove si parla anche di cifre.
Ammontano a 800 mila euro, quelli certi, i debiti fuori bilancio, secondo il revisore, che ancora sta conteggiando altre pieghe del bilancio. Questo dice l’opposizione.
Si parla di tanto, viene evidenziato il danno erariale di interessi dovuti per un rateo di mutuo non pagato, vedi il caso Bnl, e poi si scende nei dattagli e vengono fuori anche le gite per gli anziani, il loro costo, e quanto non pagato.
Per l’opposizione, anche stamani l’ha sottolineato, è necessario passare dal sistema semplificato della contabilità delle ente alla contabilità analitica.
Quindi ribadendo la richiesta di dar vita ad una commissione d’inchiesta, e con un esplicito pensiero, sintetizzato nel dire “è finito il tempio delle favole e della chiacchiere” – senza non essersi prima chiesto il ruolo dell’assessore al bilancio – il gruppo consiliare ha di fatto chiesto – senza nemmeno che questo si leggesse solo tra le righe degli interventi – per buonsenso se non per altro – le dimissioni del primo cittadino.
Infatti all’uopo la Ricciardello ha testualmente detto:”riteniamo ci sia stata una carenza di buon senso nella vicenda. Non chiediamo nulla ma pensiamo che le dimissioni debbano avvenire in maniera automatica”
Prima di chiudere ancora un accenno sia ai contributi non pagati ed alle possibili ricadute sui dipendenti che ne possono rispondere in solido, che ai risvolti penali per chi si è reso responsabile di questo mancato pagamento.
Tra gli interventi del pubblico – due, mentre la stampa prendeva appunti senza intervenire e rimandando le domande solo alle interviste – da citare quello, di dottrina, effettuato dall’ingegnere Pippo Natoli, che rievocando la “Bassanini”, ha parlato della mancanza di controlli nella pubblica amministrazione, e di quanto “era bello” quando c’era il CoReCo, e nessuno certamente può dargli torto.
Chiamato in campo ripetutamente, ed essendo, di fatto l’oggetto ed il bersaglio del conferenza stampa Salvo Messina, non si tira indietro e replica con un comunica stampa
In merito alla conferenza stampa di stamani posso solo fare alcune considerazioni di natura politica, amministrativa e personale.
La prima, nel sentire parlare di denunce, di reati penali, di tacciare di nefandezze gli amministratori, e tra le righe assessori, funzionari e chi ne vuole più ne metta, mi sembra di essere tornati indietro di decenni.
Sento un clima politico pesante, e non mi stupirei, come al tempo, di veder circolare lettere anonime, dello stampo di quelle che con profili falsi circolano sulla “rete”.
Sotto il profilo amministrativo questa conferenza non dice nulla di nuovo, nulla che i cittadini non sapessero e che è stato oggetto di un comunicato, il mio, di qualche giorno fa.
Nessun problema sull’istaurasi di una commissione d’inchiesta.
In poco meno di otto mesi, registriamo 90 accessi agli atti, circa 40 interrogazioni, altre 12 note, ed ancora una frequenza quotidiana al protocollo, e tantissimi “risposte” a domande orali fornite dagli Uffici ai consiglieri d’opposizione … nulla da nascondere.
Mi duole vedere dipinto il comune, quasi fosse l’unico in Sicilia, come una sorta di “fantomas” un ladro che ruba, che fa bella vita, che non paga i creditori, che fa debiti, scialaquando i soldi pubblici.
E’ un azzardo che pagheremo caro.
Posso assicurare ai cittadini che non ci sono state mai distrazioni di somme e dico questo senza sottrarmi alle mie responsabilità senza scaricare colpe su altri, senza voler nasconder il sole con un dito … abbiamo difficoltà, stiamo pianificando la massa del debito, pagheremo tutto .. come quel debito contratto con L’IRPEF per il 2009 per il quale – chechè ne dica il potere ispettivo dell’opposizione – abbiamo compensato con il credito d’iva, e come rateizzeremo il resto, senza affanni, come vuole la legge.
Le mie dimissioni.
Solo se lo chiederanno i cittadini.
Non sono uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia, per non vedere i problemi, e ripeto mi assumo le responsabilità del caso, ma non accetto lezioni da chi eticamente, politicamente, culturalmente non ha la maturità per impartirle.
E poi i bilanci….
A parte quello del 2012 votato da questa amministrazioni, di quelli precedenti che dire.
Che sono stati tutti approvati dal revisore, che molti sono stati votati dai consiglieri Ricciardello ed Scaffidi Lallaro che oggi tuonano contro le loro regolarità e legittimità ?
Delle due una.
O erano accecati dal sogno di entrare in maggioranza, in giunta, quindi distratti, leggeri, miopi, da non vederne gli errori, oppure quei bilanci erano esatti, corretti, giusti ….
Nessuna responsabilità per i dipendenti o per chi deve avere le ritenute versate.
Si parla di dissesto del comune dal 2001, ricordo e rileggo quanto scriveva al tempo Nuccio Ricciardello, Carmelo Occhiuto e poi a seguire gli altri … erano i tempi di Laccoto, poi della mia sindacatura.. tutto è andato avanti … sembra quasi che parlar di dissesto alla fine porta bene … continuatelo a fare, noi operiamo, sicuri di essere nel giusto, confrontandoci con gli uffici dell’erario con i responsabili della corte de conti con il nostro revisore dei conti, con gli uffici …e poi per il dissesto dell’ente … sono usciti recentemente i dieci parametri che condizionerebbe e posizionerebbero l’ente in questo ambito .. vedremo, insieme, e poi si vedrà.
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