ORLANDINA BASKET – L’amarezza di Peppone Condello

In merito agli incresciosi episodi, accaduti durante il match di giovedì scorso, in occasione di Gara 2, tra Ceglie ed Orlandina, questo lo sfogo e le dichiarazioni di coach Peppe Condello.
“Ho iniziato a frequentare il mondo del basket 25 anni fa e sono stato educato sportivamente da un maestro di sport e soprattutto di vita che è Mimmo Melara.
Fin da bambino ho imparato a dare tutto per la mia squadra e a fare di tutto per vincere ma non perdendo mai di vista il rispetto e l’educazione del mio avversario.
Rispetto ed educazione che giovedì sera sono venuti totalmente a mancare nei miei confronti, sia come allenatore ma soprattutto come uomo. In tanti anni non ho mai visto un allenatore costretto a subire quello che ho subito io, due ore di sputi continui, e dico continui insulti alla mia famiglia e addirittura minacce di morte!
La cosa che più mi hanno ferito sono soprattutto la totale indifferenza di chi doveva consentire il corretto svolgimento della partita e mi riferisco in particolare alle forze dell’ordine presenti ed ai dirigenti della squadra del Ceglie che hanno assistito in maniera anche divertita al continuo tiro al bersaglio a cui siamo stati oggetti io i miei giocatori. Vedere dei padri di famiglia con tanto di bambini presumibilmente loro figli accanto, sputare con estrema continuità e augurarmi la morte, mi ha fatto nauseare. Mi sento umiliato nella dignità di uomo prima che di allenatore nell’aver dovuto subire passivamente questi atti indegni commessi da persone vigliacche.
Inoltre, aver preso coscienza che tutto questo era stato studiato a tavolino e preparato a mente fredda dalla società pugliese, come confermatomi nel dopo partita da alcuni atleti del Ceglie, mi ha amareggiato visto che proprio loro dovrebbero  essere da esempio per il pubblico che giovedì ha dimostrato di essere scorretto. Scorrettezza che sicuramente non appartiene a tutta la comunità di Ceglie.
Perché questo accanimento nei miei confronti e nei confronti della mia squadra?
Io, la mia squadra e tutto il popolo di Capo d’Orlando non vediamo l’ora che arrivi domenica per dimostrare che l’umiliazione che abbiamo subito non fa parte di questo sport e ricordare a tutti che noi siamo l’ORLANDINA BASKET”.

Peppe Condello

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