La licenza “A”, necessaria per giocare a livello professionistico, si ottiene di solito tra la seconda e la terza gara di campionato, per le prime due è, infatti, possibile scendere in campo sub iudice.
Nonostante abbia ricevuto con eccessivo ritardo da parte della FIBA la comunicazione dell’impossibilità a rilasciare la licenza a Freeman, l’Orlandina ha immediatamente inoltrato tutta la documentazione necessaria per chiarire la posizione del giocatore, ma non ha ricevuto risposta per via della chiusura settimanale degli uffici FIBA. È doveroso attestare con rammarico come il ritardo, inusuale per casi simili, con cui è stata informata la società abbia complicato notevolmente la situazione, rendendo impossibile l’utilizzo del giocatore per la prossima gara.
Austin non sarà, dunque, tra i cinque sul parquet domani alla palla a due e non siederà in panca con coach Griccioli, ma vestirà con i 3500 del PalaFantozzi la maglia del sesto uomo.
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