Cronaca

PACE IN MEDIORIENTE – … e si parla del genocidio di Gaza a scuola

Straordinaria giornata presso la sede a Gliaca di Piraino dell’istituto Anna Rita Sidoti” (oggi si commemorano 10 anni dalla sua morte).

Un convegno sulla pace in Medi Oriente e soprattutto sul genocidio di Gaza.

Organizzato dal Prof. Italo Zeus e dalla Prof. Anna Maria D’Agata con la collaborazione dell’associazione “Collettiva Umana” di Patti, dopo i saluti istituzionali della D.S. Maria Ricciardello, sono intervenuti il Prof. Universitario di storia moderna Giuseppe Restifo che ha illustrato il percorso storico attraverso il quale siamo giunti, oggi, al massacro di Gaza- Lo ha fatto con estrema leggerezza, per quanto possa essere possibile, coinvolgendo gli alunni che gli hanno posto delle domande.

Successivamente l’operatrice  ed educatrice e editrice dott,ssa Anita Magno , che attraverso delle slide ha illustrato le opere di fumettisti e artisti Palestinesi.

Conclude la testimonianza emozionata dell’architetta Hana Burquia, che ha raccontato la sua vita in Palestina fino al 2013, anno in cui si è trasferita in Italia.

Il tutto presentato con forte passione da Donatella Ingrillì della CGIL e alternato ad alcuni video promossi  e montati dal Prof. Italo Zeus.

Il clima è stato incredibile, l’attenzione degli alunni, dei docenti , l’emozioni che scorrevano dentro il silenzio, le parole che si legavano attraverso il filo rosso della sofferenza ma anche della speranza.

2 ore piene, dense, coinvolgenti

Gli alunni hanno poi omaggiato Hana con un quadro che ritraeva un aranceto e una donna su una panchina con addosso una collana. I palestinesi portano al collo la collana con la chiave della loro casa, che un giorno vogliono riaprire, anche sotto le macerie.

Un‘alunna ha poi letto una poesia di Bertold Brecht, sulla guerra in generale

Si conclude l’incontro con il pluripremiato corto di animazione ”I am from Palestine”  che racconta di una bambina palestinese al suo primo giorno in una scuola inglese. La maestra chiede agli alunni di mettere una puntina sullo stato da cui provengono. Quando tocca alla bambina però, non trova lo stato della Palestina nella cartina geografica. Torna a casa in lacrime  e chiede al padre dov’è la Palestina. Il padre le mostra un quadro dove la Palestina c’è. Lei sogna il mare, i colori le danze della sua terra e il giorno dopo si presenta a scuola con il quadro che le aveva mostrato il padre, indicando la Palestina.

Una bella conclusione che porta alla luce come un popolo senza terra esiste e vive in un luogo ed ha il diritto di avere uno stato e di vivere nelle proprie case e non in un lager a cielo aperto

Una giornata indimenticabile.

Redazione Scomunicando.it

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