Il ricordo affettuoso di Antonio Presti
Paolo Schiavocampo è stato uno dei maestri di pittura e scultura, conosciuto a livello internazionale per le sue sculture le cui vestigia meccaniche, recuperate da discariche industriali (ingranaggi, alettoni, tubi…),
Paolo Schiavocampo non ha mai smesso di lavorare fino all’ultimo: ancora a 97 anni, e nonostante un episodio ischemico che, per fortuna, non ha minato la sua lucidità, era intento a reinventare il proprio modo di operare tracciando sulla carta, con penne a punta fine, elaboratissimi intrecci di linee geometriche con una fermezza della mano impressionante per una persona della sua età.
“Un grande abbraccio ideale a un maestro della scultura, – è il cordoglio di Antonio Presti, Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte – una delle figure più importanti nel panorama contemporaneo internazionale e uno dei primi artisti del museo a cielo aperto Fiumara d’Arte.
Nell’ultimo restauro delle sculture del museo a cielo aperto Fiumara d’Arte, Paolo Schiavocampo insieme ad Antonio Presti si sono confrontati su una nuova proposta di restauro attraverso il processo artistico di conservazione, trasformazione e rigenerazione.
“L’opera originaria di Paolo, come del resto tutte le opere di Fiumara d’Arte, – continua Antonio Presti raccontando questo aneddoto – fu sequestrata per abusivismo. Dopo tanti anni, l’opera fu finalmente dissequestrata e riconsegnata a Fiumara d’Arte con tutta la carpenteria in lamine di metallo. Fu un momento di grande intesa tra me e Paolo, non rimuovere la carpenteria lasciando l’opera di solo cemento armato ma di fare diventare quella carpenteria la pelle dell’opera.
“Voglio consegnare al futuro – conclude Presti – l’immortalità di un artista che non è solo arte ma dignità, morale, condivisione, complicità, bene comune, che in questa contemporaneità sono doti più che mai rare. Spero che la testimonianza di vita di Paolo possa restituire a tutti una lezione di ammonimento ma anche di crescita e di avanguardia creativa. Esaltiamo la freschezza e innocenza di quest’artista che è stato contemporaneo in ogni istante della sua vita, sempre con spirito d’innovazione e avanguardia creativa. Spero che entro quest’anno si possa inaugurare la sua ultima opera monumentale, per esaltare quella gioia di vivere che paolo ci ha lasciato”.
Paolo Schiavocampo, originario di Palermo, dal 1948 si trasferisce a Milano dove lavora sino agli ultimi giorni della sua lunga e prestigiosa carriera artistica. Pittore e scultore apprezzato in Italia e all’estero, dopo aver studiato architettura, si forma presso le accademie di Milano e Venezia.
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