Nel pre-gara Julio Velasco dice la sua, senza remore, senza reverenze, come suo costume. Gliene da conferma l’ennesima partita alla portata e persa senza se, senza ma, dal club azzurro..……… Parola al coach!
Cesare Pellegrino
Argentina vs Italia 3-1 (17-25, 25-21, 30-28 e 25-21)
Era per il ranking, era per la maglia azzurra: “In questa partita di un mondiale disastroso, l’Italia si giocava molto dal punto di vista della credibilità e dell’onore, tenendo conto poi che, dopo questo torneo, retrocederemo drasticamente nella classifica mondiale. Neanche questo tipo di stimolo è riuscito a svegliare dal torpore tecnico e squadra. – Profilo tecnico di gara – Buon primo set azzurro, contro un’Argentina con scarsa qualità, due soli i giocatori in grado di fare la differenza, Luciano De Checco e Facundo Conte. Questi due atleti sono stati determinanti nell’arco di tutta la gara bianco-azzurra. Dal secondo set in poi, solita inversione di tendenza degli uomini di Berruto, solita la confusione, molti errori gratuiti, continui cambi di formazione, soprattutto delle ali di posto 4, tardivo innesto della diagonale palleggiatore/opposto, solito pessimo risultato di rendimento. Una gara che si poteva vincere, controllare, sicuramente, netta la differenza in termini di qualità tra le due formazioni a vantaggio nostro, salvo poi, non avere lucidità, non essere incisivi ed efficaci nelle cose semplici. L’Argentina ha giocato con l’agonismo tipico di Velasco, quando è andata in difficoltà in ricezione, non siamo riusciti a contrastare una comoda palla alle bande, sbagliando ripetutamente il tempo di muro. Alla fine, la nostra è sembrata una nazionale allo sbaraglio, senza alcun punto di riferimento. – Conte, Rodrigo Quiroga e De Checco – I tre che hanno fatto la partita, il palleggiatore si è affidato spesso agli attaccanti di posto quattro, che hanno risolto efficacemente molte situazioni difficili – Baranowicz, Sabbi e gli schiacciatori azzurri – L’unico da menzionare con merito è Sabbi, finalmente in campo. Per il resto, da bocciare la scelta Berruto di rinunciare ad un’ala in questo mondiale. E’ palese la voglia dei nostri giocatori di ritornare al più presto a casa”.
ITALIA-ARGENTINA 1-3 (25-17 21-25 28-30 21-25)
ITALIA: Birarelli 8, Travica 2, Lanza 13, Buti 9, Vettori 8, Parodi 5. Rossini (L), Colaci (L). Kovar 6, Baranowicz, Sabbi 15. Non entrato: Piano, All. Berruto.
ARGENTINA: De Cecco 2, Conte 19, Ramos 11, Gonzalez 9, Filardi 1, Solè 4, Closter (L). Quiroga 17, Uriarte, Darraidou 2, Crer 5. Non entrato: Toro. All. Velasco.
ARBITRI: Muranaka (Jpn) e Ilkiw (Can).
Spettatori: 5350. Durata set: 22, 30, 28, 37, 31
Italia: bs 16, a 5, mv 9, er 10.
Argentina: bs 17, a 11, mv 7, er 11.
Velasco doceat: “In Italia si pensa agli alibi e poco al gioco”
di Gian Luca Pasini
www.gazzetta.it/Volley/13-09-2014/volley-velasco-italia-si-pensa-alibi-poco-gioco-pallavolo-mondiale-argentina-90436105980.shtml
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