PAROLA AL COACH – World League 2015 contro la Serbia Azzurri work in progress

– di Claudia Lentini

Azzurri work in progress, ancora tanti gli errori, solo due punti contro la Serbia.….Parola al coach!
Cesare Pellegrino

Prime partite di World League: “Le prime uscite ci danno un segnale abbastanza evidente, la maggior parte delle formazioni, o almeno, quelle più titolate, sono ancora ‘lavori in corso’, tante le competizioni internazionali in questi mesi, dunque, le nazionali stanno provando a gestire i propri beniamini con formazioni più allargate – qualificazioni – nel nostro girone ne passano due oltre il paese ospitante, il Brasile, già qualificato – Brasile e Usa svettano in pool A e B – fin ora, le più costanti”.

Italia vs Serbia: “Due squadre che si conoscono benissimo, sia sotto l’aspetto tecnico che caratteriale. Giocatori serbi, tecnica individuale sopraffina in tutti i fondamentali, anche la carica agonistica contraddistingue questa nazionale. Contro di noi poi è sempre una sorta di derby – Azzurri work in progress, diverse formazioni in campoAzzurri alla ricerca di continuità in posto 4 e al centro. Credo ci sia ancora molto da lavorare, è mancata lucidità e si nota tanto quando la nostra nazionale va in difficoltà. – è giusto cambiare così tanto? – credo che Mauro Berruto sta cercando alternative a giocatori che già conosce e che stanno recuperando. In considerazione della quasi qualifica, può essere una scelta comprensibile – Prima gara – Non bella da vedere, anche se tutti i set sono stati lunghi, giocati fino alla fine dalle due squadre. Supremazia dei centrali serbi, Podrascanin e Lisinac hanno messo in chiara difficoltà il nostro muro. Azzeccato il cambio, l’entrata in campo di Nikola Kovacevic al posto di Petric, che ha dato nuovi sbocchi in attacco e maggiore sicurezza in ricezione. Sottotono Atanasijevic nonostante i suoi 14 punti, non è stato costante. Per l’Italia una girandola di giocatori utilizzati in posto 4, Randazzo, Antonov, Zaytsev e Lanza e  solo quest’ultimo è sembrato all’altezza della situazione. Tantissimi errori in battuta, ben 24, in pratica un set, poca lucidità in regia da parte di Travica. Nota positiva, il libero Colaci tra i migliori in campo. La prima gara ha evidenziato problemi di continuità, troppi punti subiti di seguito, cosa accaduta già contro l’Australia – gara due – Stessa formazione di partenza per noi, tranne per la presenza del capitano Birarelli titolare al posto di Mengozzi. Serbi in campo con il secondo palleggiatore Brdjovic, quasi subito sostituito Aleksandar Atanasijevic per Sasa Starovic, Kovacevic e Petric in campo, Uros Kovacevic in panchina per problemi muscolari. L’innesto del giovane palleggiatore ha condizionato molto l’assetto tattico serbo, il tipo di gioco, solitamente impegnato con i centrali. Stasera il gioco è apparso scontato, macchinoso, lento ma la Serbia è comunque andata vicino alla vittoria. Brava l’Italia, positiva la sua reazione, specie con Vettori e Anzani, ed anche capitan Birarelli. In ripresa Ivan Zaytsev. C’è ancora molto da lavorare, molte le insufficienze, specie in battuta”.

Italia vs Serbia 1-3 (25-22, 23-25, 24-26 e 23-25)
Italia vs Serbia 3-2 (25-14, 19-25, 18-25, 25-20 e 15-12)

Prossimo turno a Jesolo il 12 giugno, a Verona il 14 contro l’Australia: “Sembrerebbero vittorie scontate ma, a prescindere da questo, ci aspettiamo dei miglioramenti che da Adelaide in poi non ci sono stati, in virtù anche del diverso avversario”

Parola al coach….

“Continuità cercasi. Una girandola di giocatori totalmente nuovi per la maglia azzurra potrebbe portare confusione. Meglio una rosa più stretta, anche in vista dei rientri autorevoli”.

Redazione Scomunicando.it

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