“Il libro di Fabio Granata è un vero e proprio manifesto politico fondato su un pensiero profondo e di respiro lungo che guarda soprattutto il futuro – ha detto Grimaudo – L’ideale politico di Granata si emancipa dai fantasmi ideologici del Novecento, non disconoscendone però la valenza culturale, posizionandosi a un livello molto più elevato rispetto alla miseria delle attuali proposte dei partiti italiani, basate al massimo su programmi a respiro corto e appiattiti su una visione economicistica dell’uomo e della società.
Un ideale quindi, non un programma per aggiustarsi a sopravvivere nell’esistente. Un’idea creativa che ha una sua dignità in quanto diventa azione politica. Identità e nazione italiana non sono per Granata entità etniche, monoculturali, chiuse e statiche – sottolinea ancora Grimaudo.
Sono realtà poliedriche, flessibili, votate alla rielaborazione creativa di esperienze originariamente estranee, tanto da poter dire che la vera anima dell’Italia è proprio l’energia rinnovatrice.
Un pensiero politico che riconosce la cosiddetta anomalia italiana come modello di grande bellezza non solo in senso estetico. L’Italia deve ritornare a fare l’Italia è questo il patriottismo di Granata”.
“Patria, idee oltre il 900” è stato presentato al Festival del libro di Torino.
“Un Manifesto di idee e suggestioni per richiamare all’appello chi ha creduto e crede in una “certa Idea dell’Italia” identificandosi per intero con la sua Storia, compresa quella tragica e controversa del 900, ma contemporaneamente sia capace di guardare avanti con la piena consapevolezza delle radici antiche e nobili della nostra straordinaria identità culturale.
Il nome segreto di Roma è perso, per sempre.
Quello che ci occorre per un Rinascimento possibile è un nuovo senso della prospettiva. È reinventare il suono e il segreto di un nuovo nome…”.