A lezione di “felicità” col professor Salvatore Natoli.
Per descrivere questo prodigioso filosofo in poche parole – di necessità virtù – mi corre l’obbligo di riprendere una citazione che lo stesso Natoli, nel saggio “L’edificazione di sé – Istruzioni sulla vita interiore” ( testo maturo che, fra l’altro, mi ha fatto scoprire l’autore, per la qual cosa non sarò mai sufficientemente grato all’ottimo amico che me ne ha fatto dono ), prese da Nietsche; un passo nel quale il tedesco, scagliandosi contro la secolare pedagogia della rinuncia delle passioni, così concludeva: “Non si devono gonfiare i propri errori fino a farne delle fatalità; lavoriamo piuttosto onestamente insieme al compito di trasformare le passioni dell’umanità in gioia”.
“Attimo immenso” e “stabilità del bene” sembrano due concetti antitetici e apparentemente slegati dal concetto centrale di “Felicità”, e tuttavia, per coloro che hanno dimestichezza con l’opera di Natoli, riuscirà facile ricondurre questa pluralità ed eterogeneità di valori all’unico concetto dell’esercizio delle virtù, dell’aretè che porta ( sintetizzando grossolanamente ) alla “Felicità”. Egli ci guida per mano lungo i sentieri della felicità costellati delle angosce dell’uomo contemporaneo, dei vizi, dei desideri e delle pulsioni, degli istinti ( fra tutti fame e sesso ) ma anche di etica, di distinzione fra possibile e realizzabile e, finanche, dello sviluppo sostenibile; una congerie di elementi che trovano il proprio fil rouge proprio nel raggiungimento della felicità.
Tornando alla “stabilità del bene”, cos’è il bene dunque se non la pratica delle virtù, bene che è anche strettamente connesso al concetto di bellezza. Credo si debba partire ancora una volta dall’opera sopra citata per afferrarne l’idea; così il nostro filosofo scrive: “Nel Filebo di Platone, Socrate sta cercando d’identificare la natura del bene, ma proprio nel momento in cui sembra sfuggirgli, lo afferra in qualche modo nella natura del bello: infatti la misura e la proporzione vengono a realizzare, dovunque, bellezza e virtù.”
Parlando invece de “l’attimo immenso”, credo si possa partire dal concetto di desiderio, dalle sue dinamiche e da una delle virtù, la pazienza. Il desiderio non va passivamente assecondato ma neanche negato (qui colgo una delle critiche più forti che il professore rivolge a certa filosofia moderna, avvicinandolo in questo molto più ai filosofi dell’antichità che non alle dottrine odierne) “deve essere semplicemente bene amministrato” (il giusto mezzo alla Orazio).
Così si capisce anche come dal desiderio possano muovere pace, guerra e relazioni d’affari.
V’è da dire, d’altra parte, che non è possibile contemplare la “felicità” separando la felicità del singolo da quella collettiva, della società della quale si deve voler far parte, soprattutto al giorno d’oggi, in un mondo che ci sottopone a continue sollecitazioni.
Oggi più di ieri siamo chiamati a rispondere a mille domande di natura morale e siamo molto più esposti che in passato a delle scelte, il che, come dice Natoli, “esige una più ampia virtù”.
In conclusione, con Natoli scopriamo che, sia per gli antichi che per i moderni, la “felicità” viene a coincidere non con un premio per aver esercitato le “virtù” (l’aretè), quanto con l’esercizio stesso delle stesse.
Non sembra un caso che il professore si trovi a Patti in un momento così difficile per la città; sono sicuro, infatti, che egli potrà giovare molto al suo paese natale e a chi lo amministra, magari parlando di quel suo bene umano – to anthròpinon agathòn – che, seguendo Aristotele, è lo stesso per il singolo e per la città>> ma che >>.
Armando Di Carlo
La tradizione si rinnova. In occasione della grande festa della Madonna Nera di Tindari, l’associazione…
Cosa può un concerto recital per la pace? Servono parole e note a fermare il…
Piazza Mare ancora gremita, musica, luci e tanta energia: ieri sera Torrenova ha vissuto un’altra…
Una folla commossa, composta da amici, sportivi e tanta gente comune, ha dato l’ultimo saluto…
Ieri è stato celebrato il 28° anno di sacerdozio del parroco di Brolo, Don Enzo…
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…