Il “Vittorio Emanuele III” ha organizzato la terza edizione della notte dedicata al Liceo
Per il terzo anno consecutivo, il Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti ha organizzato una serata ispirata a “La Notte nazionale del Liceo Classico”. A differenza di quest’ultima, è stata estesa a tutti e quattro gli indirizzi -Classico, Scientifico,
Durante la serata gli studenti, protagonisti delle diverse attività, coordinati dai docenti, hanno avuto la possibilità di mettere in mostra nei numerosi laboratori le proprie abilità e dare spazio alle proprie passioni. La valorizzazione delle specificità di ciascuno ha consentito di mettere in risalto le diverse vocazioni che trovano quotidianamente espressione nei numerosi progetti e nei laboratori musicale e teatrale, previsti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto.
Guest star della serata è stato lo psicoterapeuta e saggista Domenico Barrilà, autore del libro “La casa di Henriette”, protagonista del Progetto Lettura 2019/20, il quale ha dialogato con gli studenti e ha offerto al territorio una importante occasione di confronto su una tematica di stringente attualità come quella del bullismo. Particolarmente emozionante la testimonianza di affermati ex alunni del Liceo come Renato Mancuso – Università di Boston, Rossella Bruno – Università di Pisa, Laura Costantino – artista e Giovanni Sciacca – notaio, sulla loro esperienza liceale.
Numerosi i laboratori espositivi allestiti, fra i quali Una, Nessuna e Centomila – puzzle d’arte, la Mostra di abiti dal Medioevo al 2000, l’Evoluzione della danza dall’800 ad oggi, (che hanno consentito, al folto pubblico presente, di fare un tuffo nel passato ripercorrendo alcuni dei momenti storici salienti), la Mostra d’arte con l’esposizione di quadri e sculture di artisti vari (L. Costantino, M.R. Raffaele, V.Siracusa), la Mostra di strumenti scientifici antichi e moderni e ancora il Dibattito su chi abbia parlato per primo di calcolo infinitesimale fra Leibniz e Newton nel laboratorio scientifico.
Notevole rilievo ha avuto la Mostra di Quadri Viventi, in cui è stato abbattuto il confine tra il fruitore e l’opera d’arte stessa e i quadri rappresentati hanno presa vita. Rilevante la partecipazione del territorio, che ha fruito di questo prezioso momento culturale, realizzato da e per gli studenti, realmente posti al centro della manifestazione, come artefici di un fare che è innanzitutto competenza.
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