A trovarle è stato direttamente il pastore, proprietario del gregge, erano lì, ai piedi del Santuario, sgozzate, le altre, più di cinqunata, impaurite stazionavao sui dirupi sopra i laghetti
Il gregge, composto da quasi circa 300 capi, si trovava a pascolare ai piedi del Santuario della Madonna Nera, ed i fatti sono avvenuti tra il 25 ed il 26 dicembre.
In un primo tempo si era temuto dell’altro, poi la dinamica si è definita e sembra essere quella “più banale” e ovvia, forse in altri tempi.
A creare la strage degli ovini è stata la furia di un cane randagio che giunto a Tindari dal sentiero “Coda di Volpe” ha prima inseguito il gregge poi iniziato a sgozzare le pecore che sfiancante rimanevano indietro, branandole, mentre alcune di queste, impaurite, si rifugiavano in una zona impervia da dove poi non sono più riuscite a risalire per raggiungere il resto del gregge e per tale motivo sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale, i Carabinieri della locale stazione ed i sanitari del Servizio Veterinario dell’Asp.
Il sindaco di Patti Mauro Aquino informato dell’accaduto ha immediatamente allertato le autorità preposte ed informato la Prefettura di Messina.
foto tratta da http://www.pattionline.it
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