Categories: Cronaca Regionale

PATTI – Un mese di mobilitazione studentesca per il Liceo Scientifico

di Marco Letizia.

Docenti e studenti uniti per ottenere la costruzione del Plesso.

 

Da circa un mese, docenti e studenti del Liceo Classico/Scientifico Vittorio Emanuele III di Patti sono in mobilitazione, oltre che per contestare la riforma Gelmini, per un problema che si trascina da decenni: la mancata realizzazione del plesso del Liceo Scientifico.

Tutto ciò a causa della noncuranza delle classi dirigenti che non sono riuscite nell’elementare compito del politico: “dare risposte significative e concrete  alle esigenze di un territorio, in particolare del territorio di Patti e dintorni, nel quale il  liceo scientifico di Patti continua ad investire in energie umane nonostante la carenza di strutture adeguate” si legge sul comunicato dei docenti del 29/10/2010.

Proprio l’argomento “strutture adeguate” è il punto su cui si dibatte ed è il motivo della mobilitazione che ha visto protagonisti gli studenti, che nel mese di ottobre hanno occupato e autogestito il plesso fino ad ottenere un bando di gara provinciale per la ricerca di un nuovo locale per “tappare il buco” in attesa della costruzione della struttura.

E’ noto che da anni gli studenti iscritti al liceo scientifico di Patti non usufruiscono di locali adeguati per svolgere le lezioni. Infatti l’istituto, fondato nel 1961 e accorpato al liceo Classico, è stato sempre dislocato in edifici non idonei o carenti, sia per quanto riguarda la sicurezza che la funzionalità , e attualmente si trova ospitato in due strutture  l’una in piazza Gramsci e l’altra in C/da Rasola, costruite a loro tempo come “edifici per uso civile”.

Tra l’altro le strutture appartengono a privati, e ogni anno le strutture amministrative pagano un canone di affitto di 180000, denaro che sarebbe potuto servire piuttosto a costruire un “vero” plesso scolastico, con tutti i requisiti del caso. In questi locali le aule non sono sufficienti a contenere l’aumento del numero di alunni iscritti; inoltre, a causa della mancanza di manutenzione, son presenti crepe sui muri e nella pavimentazione, mentre dal tetto penetra regolarmente acqua che causa muffa nelle pareti e conseguente caduta di intonaco.

Ma i problemi più gravi  riguardano i potenziali rischi per l’incolumità degli studenti che sono costretti a seguire le lezioni con il rischio costante del cedimento delle strutture (che non possiedono i requisiti antisismici richiesti dalle attuali disposizioni legislative), fatto che(malauguratamente si dovesse verificare) sicuramente farebbe scattare nell’intera classe dirigente la solita, ipocrita “solidarietà” .

Tutti sanno la situazione, se non si agisce ci sono responsabilità precise degli enti e di chi attualmente li amministra e del ministero che ha, per l’ennesima volta, tagliato i fondi all’istruzione pubblica.

“Tutti sanno la situazione” non è un mero reclamo : infatti nell’ultimo mese studenti e docenti si sono impegnati nell’ennesima denuncia contro questa situazione e l’hanno resa nota a tutti.

E’ giunto il momento, secondo il comitato dei docenti, nel quale è  “necessario creare le condizioni del confronto fra le varie componenti della scuola e il territorio, perché si scandiscano le tappe di un percorso comune in cui sinergicamente sia possibile coniugare obiettivi, strategie e tempi di una lotta ad oltranza il cui vero obiettivo finale è la costruzione di una casa comune in cui accogliere tanti studenti che ci vengono dai più disparati comuni del comprensorio di Patti” nonostante, “rimangano tuttavia tanti dubbi sui tempi della politica e sulla reale volontà di portare a termine un impegno già assunto in tante sedi di confronto di fronte  alla presidenza stessa della scuola, ai rappresentanti degli studenti e dei genitori che negli anni trascorsi in più tempi hanno denunciato la difficile situazione in cui continua a versare il liceo scientifico di Patti”.

Per questo gli studenti, a margine della manifestazione tenutasi il 17 Novembre in occasione della “Giornata Mondiale dello Studente”, hanno organizzato una petizione le cui firme saranno indirizzate  al Presidente della Repubblica, al Ministero dell’Istruzione e quello delle Infrastrutture e Trasporti, Presidenza della Regione Siciliana, Ass. Regionale dell’istruzione, Ufficio Scolastico Regionale, Presidenza del Consiglio della prov di Messina, Presidente della provincia di Messina, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale e al Sindaco di Patti.

Inoltre c’è l’intenzione di allestire un “Comitato spontaneo e permanente per il coordinamento delle varie iniziative indirizzate allo stesso scopo, coinvolgere anche i sindaci del territorio nella lotta, e preparare un’eventuale mobilitazione più generale volta ad una soluzione soddisfacente e definitiva della questione del Liceo Scientifico di Patti”.

foto: Federica Ferlazzo by facebook

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