Matteo Renzi, senatore e fondatore di Italia, sarà a Catania alle Ciminiere alle ore 16 di domani. L’occasione per incontrare il “suo” popolo, ma anche per parlare di politica ed economia.
Lui annuncia proposte “Shock!” rilanciare l’economia, ne parlerà in questi due incontri regionali che vedono “Italia Viva” impegnata in Toscano e Sicilia. Per Renzi questi appuntamenti che si prevedono affollati e partecipati sono importanti anche per definire meglio i quadri del partito e con lui ci saranno Teresa Bellanova e Ettore Rosato. “Siamo solo all’inizio, il meglio deve ancora venire. Non posso assicurarvi che sarà una sfida facile, ma posso garantirvi che sarà una sfida bellissima” ha detto Matteo Renzi soddisfatto del fatto che proprio all’Ars, due giorni fa si è costituito il gruppo Italia Viva guidato da D’Agostino ex Sicilia futura.
Con D’Agostino ci sono Edy Tamajo, che arriva sempre dalle file di Sicilia futura, e i due ormai ex dem Luca Sammartino e Giovanni Cafeo. “Non è una operazione di palazzo, ma faremo politica dal basso per difendere i diritti dei cittadini – dice D’Agostino – non ci saranno lotte interne, faremo squadra per il nostro territorio” ed ancora la senatrice Valeria Sudano, l’ex deputato Beppe Picciolo e l’assessore comunale a Palermo Leopoldo Piampiano.
“Stiamo riscontrando molte adesioni – dice Tamajo – e abbiamo obiettivi chiari come quello della continuità territoriale e una politica vera per il Sud”. Infatti in queste ore i renziani sono in pressing per allargare il gruppo all’Ars: nel mirino Marianna Caronia, Luisa Lantieri e Michele Catanzaro, ma anche per avere consensi tra sindaci, amministratori, uomini delle nomenclatura storica del Pd isolano.
“La nostra non è una scelta di sopravvivenza, ma una sfida – dice Cafeo – nei territori accoglieremo chi vuole lavorare per la Sicilia”. Anima di Italia Viva in Sicilia sarà mister 30 mila voti Luca Sammartino: “Sabato con Renzi lanceremo a Catania la struttura del partito – dice Sammartino – e siamo pronti a fare la nostra parte per fare le riforme all’Ars: pronti al dialogo con la maggioranza per fare le riforme che il governo Musumeci non riesce a portare avanti”.
Così Renzi si prepara a far incetta di nomi e di territori.
Il rassemblement dei renziani, che nell’Isola ha in Davide Faraone il principale punto di riferimento scioglierà anche molti dubbi che in queste giorni, nel Pd messinese, hanno creato tensioni, generato colpi bassi, fatto redigere lette, comunicati, note che alla fine roteavano intorno al ruolo del segretario provinciale, l’avvocato Paolo Starvaggi e del suo entourage, partendo da suo “transito” alla Leopolda.
Domani, o forse già fra qualche ora, Starvaggi scioglierà il nodo, comunicando le sue decisioni.
O dentro o fuori del partito dove comunque si da per scontato che il suo strappo con Navarra è irrimediabile.
I rumors danno per certo il passaggio con Renzi di Laccoto, il sindaco di Brolo, che stando alle indiscrezioni stamani ha ricevuto buone nuove dal tribunale di Palermo in merito al ricorso contro l’eleggibilità all’Ars di De Domenico, e Sciotto, ma altri pezzi importanti potrebbe seguire questa scelta. Come ad esempio un piccolo trappello di sindaci nebroidei, assessori, consiglieri comunali, per lo più facenti riferimento ai personaggi politici menzionati.
Insomma un’emorragia di voti, tessere, rete di rapporti politici, e tanto altro, che potrebbero davvero segnare la fine, o comunque dare un colpo da K.O al Pd Messinese.