La sentenza nel processo di primo per l’operazione “Pecunia” ha assolto Vincenzo Galati Rando, Benito Sgrò e Tindaro Ziino, perché il fatto non sussiste.
Resta la condanna nei confronti di Calogero Miraudo: tre anni di reclusione.
La sentenza ridimensione le richieste del PM che aveva chiesto l’assoluzione per Ziino e Sgrò ma la condanna per Galati Rando e Miraudo.
Il processo era scaturito dalle dichiarazioni di un imprenditore – Maurizio Valente – che nel 2009 aveva accusato di avere subito attività usuraia da parte di alcuni imprenditori locali.
In attesa delle motivazioni della sentenza, Miraudo dovrebbe andare in appello.
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