Una sosta piena di umanità, gusto e calore quella che Adriano Paschetta, 68 anni, ha vissuto oggi a Brolo, nel suo lungo viaggio in bicicletta da Carmagnola a Palermo.
Un’impresa dal sapore speciale, che lui stesso ha ribattezzato “Pedalata per la Pace”, animata non da cronometri o sfide sportive, ma dal desiderio di incontrare le persone, ascoltare storie e condividere gesti semplici lungo il cammino.
Partito l’8 giugno da Carmagnola, in provincia di Torino, Adriano ha scelto di non darsi una data precisa per l’arrivo: «Non ho fretta – racconta – perché ogni tappa è un viaggio nel viaggio”.
“Mi fermo quando qualcuno mi invita per un caffè, per una granita o anche solo per caricare il telefono o la batteria della bici».
Una bici a pedalata assistita che oggi, proprio a Brolo, ha avuto bisogno di un piccolo intervento tecnico, risolto con cordialità e prontezza da Santino Merenda, che lo ha accolto con grande disponibilità.
Il ritorno in Sicilia… dopo tanti anni
Adriano ha un legame profondo con la Sicilia. È qui che ha vissuto il periodo della leva militare, ed è proprio quel ricordo sereno ad averlo spinto a tornare dopo tanti anni: «Non vedevo l’ora di rimettere piede in Sicilia. La gente, i sapori, i paesaggi… ho voglia di rivivere quelle emozioni», confessa con un sorriso contagioso.
A Brolo, ha fatto tappa anche da Cherie Abbigliamento, dove ha incontrato Gaetano e Giusy, che lo hanno accolto con un gesto simbolico ma ricco di affetto: una granita con brioche, offerta con il cuore e gustata da Ignazio Raffaele e Mimma Giuliano, in uno di quei momenti che danno senso al suo viaggio.
Pedalando per il senso dell’incontro
Paschetta non si definisce un ciclista professionista, ma un uomo in cammino, anzi, in bicicletta, alla ricerca di incontri autentici e di gesti che uniscono. La sua “pedalata per la pace” non ha sponsor né clamore mediatico, ma attraversa l’Italia come un messaggio silenzioso di fratellanza, in un tempo che ha più che mai bisogno di umanità.
Da Brolo riparte con il cuore pieno, gli abbracci dei cittadini ancora vivi addosso e qualche fotografia scattata con i passanti curiosi e affascinati dal suo racconto.
Prossima tappa? Forse Gioiosa Marea, forse Patti. o Capo d’Orlando, non ha una direzione precisa, sa che la meta è Palermo… o magari una sosta inaspettata per un’altra granita. Perché ogni chilometro è una storia.
Buon viaggio, Adriano.
tre giorni di gusto, musica e successo a Torrenova (altro…)
Per il quarto anno consecutivo, Spazio Danza Academy ha portato il nome di Capo d’Orlando…
In un tempo in cui le cronache raccontano troppo spesso episodi di malasanità, da Naso…
Un segno di speranza e consapevolezza contro i disturbi alimentari (altro…)
Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo. (altro…)