Cronaca

PELLEGRINAGGI – A piedi dalla “Madonna Nera”

Nonostante il tempo incerto, già da stamani, in tanti già si sono riversati sulla Statale, ma anche nelle trazzere di campagna, per giungere a Tindari. Attenzione anche a chi, non rammentando la consuetudine, percorre la strada in auto.

Il viaggio a piedi per rendere onore alla Madonna Nera. 

Una tradizione lunga tantissimi lustri, che si perpetua anche quest’anno.
L’ultra secolare pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Tindari che dalle borgate più lontane della provincia, ma anche oltre, dalla Calabria, e dai borghi nisseni, si ripete puntualmente ogni anno attraverso le antiche mulattiere e trazzere dei monti Peloritani e dei Nebrodi o lungo le provinciali o le statali e si conclude ai piedi della Madonna Nera.

Le carovana dei numerosi fedeli,  a gruppi, o per sparuti crocchi, s’inerpicano lungo la strada del colle tindarito. Un viaggio che dura anche la notte quando solo la luce delle torce segnalano i pellegrini.

Chi viene dalla Jonica, traccia le strade che passano dai boschi della valle del Savoca, per raggiungere la contrada “Grotta Campana” dove spesso avviene il pernottamento ed è snodo di altre “rotte” come quelle di chi proviene dall’area furcese.

Chi arriva da Sant’Angelo di Brolo, segue i sentieri che conducono a Sorrentini, mentre da San Piero Patti si passa dalle zone di Moreri, gli altri seguono la Statale 113. Una volta chi giungeva da Brolo e Capo d’Orlando, quando non c’era l’autostrada, “tagliava” per le terre forti che portavano a Mongiove, dove li aspettava, anche ora, l’inerpicata sino alla Statale.

Mentre chi giunge dalla Calabria, ma anche da Barcellona e Milazzo, dopo “gli assaggi” ricevuti da parte di chi apre le porte ai viandanti, in segno di salute e ospitalità, l’ultima fatica è il sentiero il sentiero di Coda di Volpe.

Per alcuni il “viaggio”  si ripete da diversi decenni, mentre chi è novizio sa già a memoria, per i sentito dire, quale sarà la zona più difficile da percorrere, quando le gambe non sempre allenate, reclamano “sieste” sempre più frequenti.

E’ comunque è un viaggio intriso di fede, emozioni e spirito d’avventura. Fatto per stare con gli amici o quasi sempre per assolvere ad un “voto”, una Grazia ricevuta o da ricevere. “Un viaggio che offre ai credenti la possibilità di liberarsi dei debiti contratti con la Madonna”.

Buon Percorso a tutti.

foto tratte dal web. incammino.it e www.librizziacolori.eu

Redazione Scomunicando.it

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