Così Giovanni Basciano, presidente dell’Agci Agrital Sicilia, commenta le misure adottate dall’Iccat, la Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell’Atlantico e del Mediterraneo. “Siamo soddisfatti a metà. Per il pesce spada, il fermo biologico è stato portato da due a tre mesi, ma non è stata imposta la Tac, la cattura totale ammissibile, che avrebbe comportato danni ben più gravi al settore. Per il tonno, poi, per la prima volta non si è parlato di un’ulteriore riduzione della Tac. Detto questo – conclude – adesso bisogna assolutamente mettere ordine nel settore. Le imbarcazioni che pescano pesce spada devono essere sottratte dal totale di quelle che sono autorizzate all’uso del palangaro. Inoltre, insistiamo perché i produttori portino avanti un percorso per la istituzione di un marchio di qualità, strumento fondamentale per tutelare la loro produzione”.
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