A Messina era difficile non incontralo. Stava lì, all’angolo di quello che era una il quadrilatero bello della città, tra Siracusano, Rotino, e piazza Cairoli. Lo si incrociava sul viale San Martino, con il pull rosso, i pantaloni celesti e gli zoccoli andare su e giù velocemente, con la sigaratta in mano. gli occhiali da sole a volte a mò di cerchietto sui capelli.
Un personaggio caratteristico, un bohémien ante litteram, senza tempo.
Giovanni Casella, detto Johnny per chi ha frequentato la città negli anni che spaziano dal 60 all’80 non era semplicemente un pezzo di arredo urbano mobile, potrebbe raccontare storia e storie dell’Irrera a mare e poi anche di Taormina o delle Eolie che iniziava ad aprirsi al grande turismo..
Sapere che non c’è più lascia l’amaro in bocca, una sensazione strana, la certezza che presto ci si rivedrà … di la!
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