Nato a Militello in Val di Catania, Baudo ha debuttato alla conduzione televisiva agli inizi degli anni Sessanta. Una carriera vissuta senza sosta, fino all’attentato dinamitardo alla sua casa nel 1991 di Santa Tecla in Sicilia per essersi scagliato contro la mafia durante una commemorazione del giudice Chinnici (fortunatamente la villa era vuota quella notte). “Per il mio compleanno nessuna celebrazione. Sarà un giorno che voglio vivere esattamente come tutti gli altri”, ha assicurato nei giorni scorsi intervenendo alla Camera alla presentazione del libro ‘I politici e il controllo della televisione’ di Gennaro Pesante.
Monumento nazionale della tv, il conduttore siciliano non si è mai risparmiato.
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