La pazienza è finita
a Piraino l’Amministrazione comunale dichiara guerra agli incivili che continuano a deturpare l’ambiente. Anche questa domenica mattina, il lungomare si è risvegliato con la solita, amara scena di sacchi di rifiuti domestici abbandonati sul marciapiede. Ma da venerdì scorso, per i “furbetti della spazzatura”, è iniziata una stagione decisamente più amara: sul lungomare sono attive le nuove telecamere di videosorveglianza, pronte a immortalare e punire i trasgressori.
Lo ha annunciato direttamente il sindaco Salvatore Cipriano, che con un post ironico ma deciso sui social ha ricordato che la multa per chi viene beccato a gettare immondizia nei luoghi pubblici è di 615 euro. “A noi quei soldi fanno comodo — ha commentato il primo cittadino — ma sarebbe meglio non incassarli affatto e vedere il nostro paese rispettato e pulito”.
L’operazione di contrasto all’inciviltà non riguarda solo i rifiuti.
Già sabato pomeriggio la Polizia Municipale, con il supporto degli addetti al Servizio Spiaggia, ha sequestrato decine di ombrelloni, sdraio e lettini lasciati incustoditi sul litorale, in violazione dell’ordinanza che vieta di “prenotare” abusivamente l’arenile libero.
I cosiddetti “segnaposto” privati, infatti, impediscono a chi arriva in spiaggia di godere di un bene comune, trasformando l’arenile pubblico in un’area privata di fatto. “Questa — spiegano dal Comune — è solo la prima di una lunga serie di operazioni programmate fino alla fine dell’estate per garantire legalità, decoro e rispetto delle regole sulle nostre spiagge”.
Ad opera sotto le direttive del sindaco anche i guardia spiaggia, la polizia municipale, e la protezione civile di BROLO SAFETY-ETS diretta da Tindaro Pintabona, che ormai da anni collabora con le amministrazioni pirainesi.
Il sindaco ha ribadito la tolleranza zero contro chi danneggia l’immagine del paese e la qualità della vita dei cittadini. E ha anche promesso che i proventi delle sanzioni saranno reinvestiti in servizi e pulizia urbana.
Il messaggio è chiaro: Piraino vuole difendere la sua bellezza e la sua vivibilità, e il tempo delle scuse è finito.
Chi rispetta le regole è il benvenuto; chi se ne infischia, d’ora in poi, dovrà pagare caro.
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