PIRAINO – L’assistenza domiciliare dov’è? Se lo chiede l’opposizione consiliare

Ci ironizza anche sopra con l’hashtag di “Chi l’Ha visto?”, ma intanto denuncia “Un intero anno in cui tanti anziani, tante situazioni personali dense di problematiche (dall’età avanzata, ai disagi di salute, alla solitudine…!) abbandonate, celate sotto un velo di indifferenza, e l’indifferenza delle istituzioni è sicuramente tra le più riprovevoli!”

A sottoscrive l’interrogazione la nota di protesta i consiglieri d’opposizione capitanati da Salvatore Cipriano.

“Il 29 marzo di quest’anno la Giunta Municipale, con delibera n. 96, e su proposta del Vice-Sindaco Dott. Carlo Amato, ha assegnato la somma di € 10.770 – allora disponibile in dodicesimi – per procedere all’attivazione di interventi indifferibili (assistenza domiciliare ecc.) a favore degli anziani e delle fragilità sociali del Comune più bisognosi di sostegno” – scrivono, aggiungendo: “Con la precedente Amministrazione il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e fragilità sociali era stato eseguito fino al mese di maggio 2017! Da allora un assoluto immobilismo preceduto da una tiepida gara bandita ad agosto 2017 nel tentativo di garantire il servizio fino alla fine dello stesso anno che si concluse con un “nulla di fatto”, lasciando scoperto il servizio domiciliare che doveva essere svolto già nel periodo settembre/dicembre 2017”.

Per l’opposizione “L’unico risultato ottenuto da questa procedura tanto inutile quanto infruttuosa è stata la spesa di circa 3.000 euro per retribuire i componenti esperti della Commissione di gara, spesa del tutto ingiustificata ed assolutamente gratuita a fronte del nulla di fatto ottenuto”.

Per Cipriano e company: “Da giugno 2017 a maggio 2018 solo confusione, poca conoscenza e manifesto “dilettantismo” nell’affrontare la questione dei servizi sociali, come pure nell’intraprendere – tempestivamente – le azioni più opportune”.

Per questo concludono: “Una domanda sorge spontanea: quali sono le priorità di questa amministrazione? Sicuramente non il bene dei cittadini più bisognosi che, ad oggi, risultano essere messi da parte o considerati una questione “ di secondaria importanza”.

In attesa di risposte pubblichiamo.