Ho paura di chi non s’è mosso
nel silenzio colpevole
di sette lunghissimi anni per farlo un bel giorno di Luglio
sbraitando in piazza: “Potere al Popolo”.
Ho paura dell’uomo
che sporco s’affanna
a cercare macchie sul tuo vestito.
Di chi sbatteva la porta sui tuoi manifesti,
di costoro ho paura
e delle loro lacrime, oggi
e delle ghirlande deposte
sul marciapiede del Politecnico.
Di questi ho paura
che nel sollazzo d’ogni notte
come se nulla fosse
affollavano trattorie e bouzoukia,
adesso ascoltano Farantouri,
opinioni indossano e abiti nuovi.
Ho paura di chi alla tua vista
ieri cambiava strada
e t’accusa oggi
d’aver scelto la strada sbagliata.
Ho paura,
ho paura di molti
adesso
ne ho paura di più.
Manolis Anagnostakis , morto nel 2005 è stato un poeta greco punto di riferimento per i suoi contemporanei e influenzò la generazione di poeti immediatamente successivi a lui. ispirò la musica di Mikis Theodorakis, e Margarita Zorbala cantò i suoi versi.
La sua poesia è stata descritta come “essenziale”. Le sue simpatie di sinistra lo avevano spinto ad arruolarsi nella Resistenza, scelta che in seguito gli valse la condanna a morte durante la guerra civile. Arrestato per il suo coinvolgimento con il Movimento Studentesco all’Università di Salonicco nel 1948, Anagnostakis scontò molti anni ad Eptapyrgion, una prigione statale. Il suo secondo libro, Epoches 2, fu pubblicato dopo che era stato imprigionato, nel 1948. Lanno successivo Anagnostakis fu anche espulso dal Partito Comunista Greco e processato in tribunale. Fu condannato a morte, ma la condanna non venne eseguita e sopravvisse al regime. Sulla sua scarcerazione, avvenuta nel 1951, pubblicò l’ultimo libro del ciclo Epoches.
Anagnostakis cominciò un nuovo ciclo di opere con Synecheia (“La continuazione“) del 1954, e con il seguito del 1955. Una selezione di sue opere fu pubblicata l’anno dopo. Il poeta trascorse il biennio 1955-1956 a Vienna, per continuare gli studi di radiologia, salvo poi tornare in Grecia. Nel periodo tra il 1959 e il 1961 fu redattore di “Criticism” e nel 1962 terminò il ciclo di Synecheia. Nonostante non pubblicasse più nessun lavoro di grande rilevanza, fino a Ta piimata 1941-1971 (Le poesie 1941-1971) del 1971, continuò a lavorare presso giornali e riviste.
Anche se la raccolta del 1971 di Anagnostakis fu l’ultima sua opera di una certa rilevanza, i suoi versi filo-esistenzialisti lasciarono il loro segno sulla successiva generazione di poeti greci. Questa influenza si deve in parte al fatto che le sue poesie erano state messe in musica da Mikis Theodorakis, come parte del suo ciclo Ballate, scritto durante la Dittatura dei colonnelli, durata sette anni. Queste Ballate sono state eseguite tra molti altri dalla cantante Margarita Zorbala (che le incise nel suo album di debutto nel 1975). Anagnostakis trasferì la propria attività e la propria famiglia ad Atene nel 1978.
Nel 1983, Lakis Papastathis produsse un film di 52 minuti, Manolis Anagnostakis, sulla vita del poeta, per la serie tv greca Paraskenio. Due volumi di Anagnostakis, un’altra raccolta e O piitis Manussos Fassis, (Il poeta Manussos Fassis) furono pubblicati nei quattro anni successivi. Anagnostakis morì ad Atene il 25 giugno del 2005.
Tratto da Wikipedia
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