«Un atto di forte testimonianza identitaria – sottolineano Nello Rapisarda e Carmelo Cuschera, segretario e vicesegretario del Movimento –, per rappresentare il mai sopito desiderio di Autodeterminazione del Popolo Siciliano, da sempre tenuto in regime di vergognosa sudditanza dallo Stato unitario».
Un’occasione per pubblicizzare il “Programma del Mis”, ricco di contenuti condivisi dalla base dei militanti e dalla società civile siciliana, scaturito dal dialogo e dal confronto di pensiero tra Coordinatori e Comitato Nazionale.
«In una democrazia che nega il diritto di tribuna alle minoranze politiche – spiega il leader Salvatore Musumeci –, non siamo minimamente interessati a sedere nel parlamento italiano, che per natura ci è ostile. Nessuna velleità, se non quella di delineare gli indirizzi programmatici del Mis, ovvero le linee politiche guida, per quanti ci rappresentano sul territorio e nelle istituzioni siciliane. Non escludiamo di presentare le liste per la Camera ed il Senato, per dare l’opportunità ai Siciliani di votare per se stessi. Se ciò non fosse possibile indichiamo l’alternativa del NON VOTO, sempre nel rispetto delle libertà individuali dei nostri iscritti e simpatizzanti. Non siamo organici a nessun schieramento politico, ma solo agli interessi della Sicilia e dei Siciliani, in cammino verso l’Autodeterminazione politica ed economica».
Programma politico-elettorale del MIS
Riconoscimento per legge della Lingua Siciliana come idioma indipendente, introduzione del bilinguismo nelle scuole siciliane primarie e secondarie, nella Pubblica Amministrazione e nella toponomastica, e creazione di una specifica Accademia Nazionale per la Lingua Siciliana al fine di tutelarla e promuoverla;
Piena applicazione dello Statuto Speciale d’Autonomia per la Regione Siciliana nella sua formulazione originaria, visto come tappa intermedia verso l’indipendenza nazionale e della Sicilia ed il pieno recupero della sovranità, senza escludere successive modifiche in senso ampliativo delle potestà esclusive della Regione, menzione della Nazione Siciliana nel preambolo, riconoscimento della Lingua Siciliana, introduzione dell’opzione indipendentista in caso di violazione dello Statuto da parte dello Stato Italiano;
Introduzione di un Sistema Monetario della Regione Siciliana, detto Grano – complementare al Sistema Monetario delle Banche Europee, detto Euro –, quale strumento contro il degrado, l’austerità e la recessione, capace di attrarre investimenti;
Abolizione delle “Province Regionali” e restituzione dell’iniziativa alla costituzione dei liberi consorzi previsti dallo Statuto ai Comuni;
Abolizione di tutte le tasse “provinciali” e dell’Imposta Municipale Unica (IMU). I Comuni recupereranno il mancato gettito con specifiche iniziative consortili parzialmente sostitutive delle abolite imposte dirette provinciali (quali, ad esempio, l’Imposta provinciale di Trascrizione – IPT). Introduzione di un sistema fiscale più equo;
Modifiche alle leggi elettorali in senso partecipativo, con abolizione degli sbarramenti. Abolizione degli emolumenti per gli eletti di ogni consesso, fatti salvi i minimi rimborsi spese. Dura repressione dei fenomeni clientelari e di scambio di voti;
Stesura di un piano che punti all’azzeramento dei prodotti post consumo, con sensibilizzazione dei cittadini, incentivi alle aziende alla diminuzione degli imballi, raccolta differenziata porta a porta, riciclo, riuso e recupero alle massime percentuali possibili anche mediante selezione di eventuali rifiuti indifferenziati e raffinazione meccanica, compostaggio e trattamenti a freddo, con trasformazione di eventuali minimi residui rimanenti mediante impiegati con “torcia al plasma”, con totale proibizione all’edificazione e uso di impianti di incenerimento (“termovalorizzatori”) e progressiva dismissione e riconversione delle discariche;
Incentivi alla produzione in Sicilia di prodotti siciliani, con particolar attenzione (anche mediante specifiche certificazioni) al prodotto di qualità come alternativa credibile alla produzione di massa di origine estera, anche mediante incentivazione alla nascita di cooperative di produttori e consumatori, al fine di eliminare passaggi intermedi. Conseguente riduzione di consumi elettrici e petroliferi, minore inquinamento, maggiore salubrità ed “eticità” dei consumi, crescita dell’occupazione; adeguati aiuti al comparto agroalimentare rappresentante, prima di tutto, un patrimonio di cultura, di valori e di storia che ha da sempre caratterizzato il Sud e, in particolar modo, la Sicilia;
Con un mercato delle notizie potenzialmente infinito (milioni di siciliani vivono fra la Sicilia ed il resto del mondo), incentivi alla nascita di nuove e qualificate iniziative editoriali e informative, siano esse tradizionali o nell’ambito dei “new media”;
Ammodernamento delle comunicazioni stradali e ferroviarie, aumento e potenziamento di aeroporti e porti, con attenzione ad evitare modifiche significative al paesaggio naturale e alle correnti marine (rischio di erosione delle coste e di “dirottamento” dei banchi di pesce);
Sostegno alla nascita di realtà produttive (agricole, industriali, turistiche, del terziario) che concilino le proprie esigenze con quelle ecologiche, paesaggistiche, naturali.
Cancellazione definitiva dall’agenda politica ed amministrativa del progetto di Ponte sullo Stretto di Messina, opera inutile costosa, dannosa;
Stop alle privatizzazioni, alle esternalizzazioni, alle locazioni a lunghissimo termine di beni, servizi e strutture pubbliche;
Richiamo immediato in Sicilia di tutte le opere d’arte siciliane disperse in Italia e nel mondo. Bonifica, valorizzazione e tutela di tutte le risorse artistiche, archeologiche e musseali della Sicilia;
Creazione di una Agenzia del lavoro Siciliana che controlli l’offerta e la domanda di lavoro, al fine di un miglior incontro fra domanda e offerta, capacità richieste e offerte, e non in base a logiche clientelari, e introduzione dei vincoli di preferenza territoriali (hanno la precedenza i disoccupati che risiedono più vicini all’offerente di lavoro). Cessazione dei sussidi di disoccupazione per chi rifiuta il lavoro, commisurato alle proprie capacità, offertogli. Dura repressione del lavoro nero e minorile;
Lotta al fenomeno mafioso non solo sotto nei suoi epifenomeni “delinquenziali”, ma anche e soprattutto come strumento di oppressione colonialistico opposto alle legittime rivendicazioni del Popolo Siciliano. Sostegno pieno a quanti si contrappongono al fenomeno mafioso;
Investimenti in una istruzione di qualità, dalle scuole primarie alle Università, all’avanguardia e siciliana, come base per un futuro di progresso e libertà per la Sicilia;
Obbligo per ogni centro abitato di dotarsi di aree verdi attrezzate, curate, vigilate e gratuite per tutti;
Introduzioni di normative più severe contro le barriere architettoniche e nascita di una specifica Agenzia indipendente di controllo a tutela dei diritti delle persone disabili;
Fine delle periferie dormitorio e abbandonate: possibilità di scioglimento delle amministrazioni comunali in caso di palesi disparità di trattamento fra le differenti aree del territorio urbano e di mancati interventi nelle zone che necessitano di maggiori interventi urbanistici e sociali;
Introduzione di soluzioni normative che incentivino l’ingresso delle donne nelle istituzioni, tramite specifiche “quote” fra gli eletti di ogni tornata elettorale; favorire, con una politica organica e diversificata, il più alto livello di qualità della vita possibile per le donne, garantendo loro il diritto alla salute e al benessere e il diritto alla conciliazione fra impegno professionale e cura familiare, valorizzando il ruolo focale da loro rivestito all’interno della famiglia e che solo la realizzazione di tali diritti possono facilitarle ad assolverlo.
Unificazione delle forze di polizia, con creazione di un unico corpo progredito e all’avanguardia guidato dal Presidente della Regione come alla lettera dello Statuto Speciale d’Autonomia;
Certezza del diritto e fine di politiche persecutorie e discriminatorie a fini personali o politici. Riduzione dei gradi di giudizio a due, con ricorso all’appello solo in presenza di nuovi elementi. Persecuzione dura degli evasori fiscali e degli autori di reati contro la persona, in specie contro minori, disabili e donne;
Incentivazione alla pratica delle discipline sportive anche mediante la creazione di Federazioni sportive indipendenti da quelle italiane, sul modello delle federazioni sportive delle più note regioni autonome europee;
Smilitarizzazione della Sicilia come già previsto sin dai Trattati di Parigi alla fine del secondo conflitto mondiale. Blocco dell’istallazione dei terminali terrestri del MUOS “Mobile User Objective System”, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina militare USA (utile al movimento dei “droni” aerei militari di ultima generazione senza pilota), vero elogio della follia della guerra, estrema profanazione del paesaggio e dell’ambiente, dannosissimo alla salute e all’incolumità del popolo siciliano;
Opera di revisione e semplificazione di tutta la normativa esistente: poche e chiare norme sono più semplici e certe da applicare;
Finanziamenti ai siciliani, di nascita e origine, che desiderino investire in Sicilia, e quote di assunzione, in specie nei pubblici concorsi, per i siciliani di rientro;
Drastica riduzione dei finanziamenti ai servizi sanitari e scolastici privati;
Adeguamento annuale delle retribuzioni ai tassi d’inflazione, e garanzia della parità di retribuzione a parità di prestazioni;
Introduzione della nazionalità siciliana nei documenti d’identità ed espatrio a fianco della cittadinanza italiana;
Nascita di un ente radiotelevisivo siciliano che trasmetta almeno per la metà delle proprie emissioni in lingua siciliana, con minimo ricorso alla raccolta pubblicitaria e priorità garantita a programmi d’informazione e servizio. Abolizione del canone tv italiano;
Riconversione delle industrie petrolchimiche, e incentivo all’uso privato degli strumenti (eolico, fotovoltaico) di produzione autonoma di energia. Installazione di centrali energetiche all’avanguardia nello sfruttamento delle energie rinnovabili, con particolare attenzione all’eolico, al solare termodinamico, al geotermico. Proibizione alla realizzazione di nuove trivellazioni petrolifere;
Adeguamento al ribasso del prezzo degli idrocarburi in Sicilia, con eliminazione di tutte le accise e presa in considerazione degli effetti, attuali e pregressi, della raffinazione, e cessazione dell’esportazione oltre Stretto del petrolio siciliano;
Campagna di riforestazione con piante tipiche ad alto fusto, al fine di un significativo miglioramento del microclima specifico siciliano, reintegrazione idrica e ossigenamento, blocco dei fenomeni di desertificazione ed erosione;
Abolizione degli IACP e nascita di una Agenzia Siciliana per la Casa che sottragga la realizzazione ed assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica alle logiche mafiose, clientelari e antiecologiche;
Assegnazione alla Regione Siciliana del controllo di tutti gli enti pubblici di trasporto: ferrovie, autovie, traghettamento e cabotaggio veloce, con calmieramento delle tariffe. Creazione di una compagnia aerea siciliana a capitale pubblico o partecipato;
Creazione di una autorità pubblica che controlli e incentivi la nascita di società siciliane di produzione e distribuzione energetica e nelle telecomunicazioni;
Controllo degli ingressi, per evitare soprannumero e sfruttamento, e repressione della clandestinità, con quote di priorità per gli oriundi siciliani. Introduzione dell’obbligo di dichiarazione motivata per l’accesso all’emigrazione dalla Sicilia, non prima di aver avuto l’offerta dell’Agenzia del lavoro;
Nascita dei centri di quartiere finalizzati al sostegno per bambini, giovani, studenti, anziani, con attività di studio, ricreazione e socializzazione dedicate ed incrociate;
Introduzione del garante contro le illegalità nelle scuole, con potestà di indagini, controllo e prima repressione dei casi di pedofilia e violenza;
Assistenza ospedaliera e familiare alle neomadri e alle nuove e vecchie famiglie con sostegno di badanti, assistenti sociali, educatori, valutatori socio-ambientali.
Da sempre sogniamo una Sicilia migliore… E, in sintonia con il pensiero di Andrea Finocchiaro Aprile «Vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà». Noi ci crediamo. ANTUDO!
Sedi Naziunali, 13 Jinnaru 2013
A cura Uff. Stampa e Propaganda MIS – R. A.
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