Cronaca

PONTE SULLO STRETTO – Salvini in Prefettura, fuori la protesta: “No al ponte della prepotenza…”

Mentre Renato Accorinti ha preferito protestare da solo all’ingresso della prefettura: “Sto lanciando l’idea della disobbedienza civile”. 

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“Incontro con associazioni produttive e sindacati”. Era questo l’oggetto dell’incontro voluto e presieduto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a Messina, alla luce della bocciatura, da parte del Quirinale, della norma che all’interno del nuovo decreto legge Infrastrutture avrebbe accentrato i controlli antimafia sotto il ministero degli Interni. Il ministro ha così incontrato i rappresentanti delle organizzazioni invitate all’evento. Al tavolo con la prefetta, Cosima Di Stani, presenti, tra gli altri, il sindaco Federico Basile, l’assessora regionale Elvira Amata e l’ad di Stretto di Messina Pietro Ciucci. Alla fine, breve e affollato punto stampa del ministro con tanti disagi logistici per giornalisti e cineoperatori: evidentemente, una conferenza stampa porterebbe a ben altre conclusioni. Fuori, la protesta dei No ponte: “Contro il ponte della prepotenza, ora e sempre resistenza”. Mentre Renato Accorinti ha preferito protestare da solo all’ingresso della prefettura: “Sto lanciando l’idea della disobbedienza civile”. 

 

Niente di nuovo sotto il sole dello Stretto, e ce n’era tantissimo ieri mattina. Continua il su e giù, prima o poi, più prima che poi, tra agosto a settembre, o giù di lì, per l’apertura dei cantieri del ponte. Che poi, di fatto, i lavori veri e propri non potranno essere avviati in assenza del progetto esecutivo. Innanzitutto, su quello definitivo, si attende il parere del CIPESS. Dopodiché, assolte tutte le dovute pratiche per la riassegnazione dell’appalto, senza nuova gara, dove Webuild, di fatto, dovrà subentrare a Eurolink, qualcosa in estate contano che possa accadere. Si tratta dell’avvio delle cosiddette prestazioni anticipate. Tutto ciò, fatte salve le procedure giudiziarie che il parere “spartiacque” del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, farebbe accendere. Insomma, il Governo sta spingendo al massimo questa operazione, soddisfacendo/aggirando le direttive europee e facendo leva sulle opere “compensative”, a far da spalla alla più controversa opera della storia italiana. Intanto, toccando qualche tasto un po’ scottante, il Governo si è fatto mettere in riga dal Quirinale, che “finalmente”, è il caso di dire, dopo i precedenti decreti evidentemente muniti dei requisiti propri di un’opera emergenziale, si è accorto che a livello procedurale occorre tenere gli occhi aperti. È stato l’accentramento dei poteri sui controlli antimafia, nel caso specifico trasferiti al ministero degli Interni, a far trasalire il Colle. Ma ancora non è detto: il Parlamento, all’atto della conversione, potrebbe votare degli emendamenti in questa direzione.

Intanto i manifestanti No ponte anche ieri mattina non hanno fatto mancare la loro presenza. Nello spazio della passeggiata a mare, di fronte alla prefettura, sono stati esposti striscioni e urlati slogan contro la realizzazione della mega opera.

Renato Accorinti, ex sindaco e storico oppositore alla mega opera, con bandiera al seguito, ha portato il proprio dissenso sotto l’ingresso del palazzo del Governo, parlando coi giornalisti: “Sto lanciando la disobbedienza civile come un atto forte per poter difendere un luogo patrimonio dell’umanità, contro la devastazione e contro una spesa infinita, quando invece abbiamo bisogno di cose essenziali come l’acqua, i trasporti stessi, la messa in sicurezza del territorio. Abbiamo mille proposte e un solo no. Perché non fanno cose su cui siamo tutti d’accordo? Il ponte c’è già, ha soltanto un’altra modalità…Non sono i collegamenti, ma gli investimenti utili a portare benessere”. Il Decreto sicurezza, appena votato alla Camera e prossimo all’esame del Senato, in certi casi non risparmia la disobbedienza civile: “È vergognoso, è una norma anti Gandhi. Vorrei avere qui Mattarella per parlargli… Lo Stato è debole perché usa l’autorità e non l’autorevolezza. Chi è scarso usa la forza al posto della ragionevolezza”. Sui futuri cantieri: “Non faremo entrare le ruspe, ci opporremo coi nostri corpi”.

Matteo Salvini, alla fine della mattinata, ha incontrato i giornalisti nel cortile della Prefettura, iniziando enumerando svariate categorie che sarebbero d’accordo sulla realizzazione dell’opera: “Credo nei siciliani, nei giovani. Messina si sta svuotando e noi vogliamo fare l’esatto contrario. Sarà un’opera importante. Non mancheranno le difficoltà ma ci siamo…Da ministro sono orgoglioso di poter unire la Sicilia al resto dell’Italia e dell’Europa”. Sui controlli antimafia oggetto del contendere: “Stiamo lavorando tutti con la stessa squadra e lo stesso obiettivo per avere il massimo dei controlli antimafia, superando in senso restrittivo l’attuale codice antimafia”.  L’iter dell’opera: “A livello istituzionale attendiamo il parere del CIPESS. Se ciò accadrà tra fine giugno e inizio luglio, in agosto, prima della fine dell’estate, avremo a Messina e a Reggio l’appuntamento coi cantieri”. Gli aspetti tecnici: “L’opera sta in piedi. Resiste al vento, non ci sono problemi di faglie, terremoti, maree…” Il messaggio verso chi protesta, merita reazioni e risposte: “Rispetto le 50 persone qua fuori che non vogliono il ponte. A loro risponde la stragrande maggioranza di siciliani e calabresi che invece di metterci quattro ore, vogliono attraversare lo Stretto in dieci minuti…” Trattamento speciale per la CGIL: “Oggi c’erano Cisl, UIL e UGL… Chi ha qualcosa da dire lo dice, chi scappa è libero di fare i ricorsi. La CGIL fa opposizione su tutto contro questo governo, non le va mai bene niente…” Sulla mancanza di acqua in Sicilia: “Stiamo investendo quantità di denari che non hanno precedenti nella storia, sia in Sicilia che in Calabria. Prima del ponte occorrono scuole, strade, dighe…? Il ponte sarà un acceleratore delle altre opere”.

Il punto dell’ad di Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci: “Il progetto definitivo è stato aggiornato lo scorso anno. Sulla VIA ieri abbiamo avuto il secondo e ultimo parere favorevole”. Su una possibile incompiuta: “La preoccupazione è disinnescata dalla copertura finanziaria, anticipando tutto quanto il fabbisogno”. I tempi: “A settembre possiamo avere l’operatività della delibera CIPESS. Da lì parte la fase operativa, con la progettazione esecutiva che viene fatta per fasi. La progettazione parte tutta insieme, ma si completa a trance. L’inizio sarà con le opere anticipate, necessarie per avviare i cantieri più importanti”. Il futuro contratto con l’impresa: “In base alla legge verrà riavviato con l’approvazione del CIPESS e con la rinuncia a ogni contenzioso avanzato in passato. Eurolink tornerà ad essere contraente generale dopo l’efficacia della delibera CIPESS”. Su possibili future penali, da oltre un miliardo. “Interessi di mora e penali sono la patologia del contratto – spiega Ciucci. Non dobbiamo parlare di penali ma di un contratto eseguito e operato a conclusione. Le penali sono anche a carico del contraente generale, non soltanto della parte inadempiente, se dovessimo essere noi. C’è un Codice civile che stabilisce questo. Avremo delle condizioni contrattuali che saranno molto meno penalizzanti rispetto a quello che prevede il codice”. Le opere compensative a Messina: “Non sono opere necessarie per il ponte. Riguardano la viabilità ordinaria, la panoramica fino a Mortelle, la rete idrica, la rete fognaria, l’illuminazione. Tutte cose che i cittadini potranno apprezzare ancor prima di aprire i nostri cantieri”. Ma dopo tante positività e certezze, Ciucci non nasconde qualche preoccupazione: “Non possiamo essere soli, abbiamo bisogno dell’aiuto del territorio, delle istituzioni e dei cittadini. I contenziosi potrebbero portare qualche problema…”

Tutto questo, mentre fuori, gli attivisti No ponte facevano sentire la propria voce: “Contro il ponte della prepotenza, ora e sempre resistenza”. Con uno striscione in primo piano: “Incendi, frane e alluvioni…Vogliamo la cura dei territorio, non cemento e speculazioni”.

Corrado Speziale

Redazione Scomunicando.it

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