Cronaca

PORTO DI CAPO D’ORLANDO –  Eolie, la rotta del buonsenso (che a qualcuno dà fastidio)

Il nuovo collegamento marittimo che avvicina, decongestiona, rilancia l’offerta turistica. Ma c’è chi rema contro.

Federalberghi Isole Eolie boccia senza appello la nuova rotta 

Il via al collegamento marittimo tra Capo d’Orlando, Vulcano, Lipari e Santa Marina Salina, previsto per il 15 luglio, ha scatenato una polemica tanto prevedibile quanto, per certi versi, stantia.

A sollevare obiezioni, stavolta, è Federalberghi Isole Eolie, che boccia senza appello una rotta definita “mai richiesta da alcun isolano” e che, secondo loro, servirebbe solo a riversare ulteriori escursionisti su un sistema infrastrutturale già in affanno.

Eppure, basterebbe leggere le carte – quelle che raccontano anni di lavoro istituzionale – per comprendere che questa tratta non nasce “improvvisamente”, ma è il frutto di una programmazione condivisa, emersa nei tavoli permanenti Nebrodi-Eolie tra il 2022 e il 2024.

Lì, i Sindaci della Costa Tirreno-Nebrodi, insieme ad alcuni operatori eoliani, hanno indicato Capo d’Orlando come scalo strategico e complementare a Milazzo, non certo in alternativa.

E andando indietro nel tempo quel collegamento, vedi dal pontile di Patti Marina, prima e da Capo d’Orlando poi è stato un punto fermo delle vacanze estive per turisti e residenti. Nella memoria c’è anche il pontile di Brolo,e poi con i suoi collegamenti, l’epopea dell’Agatirso viaggi che trasportava scolaresche e villeggianti con articolate corse giornaliere, anche con la sperimentazione – riuscita – di portare i villeggianti delle Eolie sulla Costa Saracena.

Ma torniamo ad oggi

 

 A scanso di equivoci, Milazzo non si tocca.

Nessuno ha mai pensato di “scippare” passeggeri allo storico hub portuale. L’obiettivo è semplice e, francamente, difficile da contestare: decongestionare, ottimizzare gli accessi all’arcipelago, offrire una nuova opportunità logistica lungo ben 90 km di costa sprovvisti di un vero scalo per le Eolie, fra Cefalù e Milazzo.

Federalberghi parla di un sistema in crisi, ma pare dimenticare che proprio l’intasamento di Milazzo – soprattutto nei mesi clou – è parte del problema.

E allora perché non agevolare chi può partire più vicino, evitando ore di coda in auto e tragitti su gomma che, oltre a impattare sull’ambiente, disincentivano soggiorni prolungati?

Il collegamento da Capo d’Orlando, invece, vuole fare esattamente il contrario: offrire una via d’accesso alternativa, favorire il turismo stanziale, allungare la permanenza media dei turisti, creare indotto e lavoro sia sulla costa che nelle isole. E lo fa con misura: solo due corse al giorno, con capienze contingentate, coordinate dalla Capitaneria di Porto.

Il vero nodo, però, è l’accusa sui fondi: “950 mila euro a stagione? Quelle risorse servivano per le isole minori!” – tuona Federalberghi.

Ma la verità, che non fa comodo ricordare, è che quei fondi provengono da un capitolo destinato a nuove rotte turistiche, e non sottraggono un solo euro ai collegamenti essenziali per Alicudi, Filicudi o Panarea.

Lo sanno tutti. Lo sanno anche loro.

Si vuole fare di un investimento strategico un caso politico, strizzando l’occhio a vecchie logiche campanilistiche, mentre il resto del mondo viaggia in direzione opposta: reti integrate, trasporti diffusi, turismo sostenibile e policentrico.

Ma soprattutto, si ignora – o si finge di ignorare – che le sfide del turismo moderno non si vincono blindando i porti, ma aprendo nuovi orizzonti.

I Sindaci di oltre 20 comuni – da Brolo a Sant’Agata Militello, da Torrenova a Caprileone, fino a Floresta e Gioiosa Marea – non ci stanno.

E lo dicono con fermezza ma senza toni urlati, puntando su numeri, documenti e una visione coerente. Una visione condivisa anche dalla Regione Siciliana, che ha avuto il merito, attraverso il Presidente Renato Schifani e l’Assessorato alle Infrastrutture, di ascoltare il territorio e sbloccare fondi dedicati proprio a valorizzare il turismo alternativo.

“È più facile criticare che costruire – scrivono i Sindaci – ma noi restiamo fiduciosi: chissà, magari un giorno anche Federalberghi sceglierà di contribuire con proposte concrete anziché polemiche sterili.”

Nel frattempo, si parte.

E si parte con entusiasmo. Perché questa nuova rotta non toglie, ma aggiunge: servizi, opportunità, visione.

E costruire, oggi più che mai, è un atto rivoluzionario.

la sintesi della nota di Federalberghi Eolie

La nuova tratta Capo d’Orlando-Vulcano-Lipari-Santa Marina Salina e viceversa, che dovrebbe partire dal 15 luglio, non è stata mai richiesta da alcun isolano: né dai sindaci, né dai rappresentanti di categoria, né dalle associazioni. E’ la presa di posizione di Federalberghi Isole Eolie, secondo cui la nuova tratta andrebbe inoltre ad aumentare la pressione – soprattutto di escursionisti giornalieri – su un sistema strutturale e infrastrutturale già in affanno nel mese di agosto.

Senza contare che rischierebbe anche di sottrarre unità a una flotta già sottoposta, in quel periodo dell’anno, a forti pressioni operative, con la concreta possibilità – visto il limitato preavviso – di non riuscire a reperire mezzi sostitutivi in caso di avarie.

“Sorprende – si legge nella nota della federazione degli albergatori eoliani – che per tale collegamento siano stati improvvisamente stanziati ben 950 mila euro a stagione per i prossimi tre anni, mentre da anni le comunità delle isole minori chiedono alla Regione Siciliana risorse per alleviare i disagi nei collegamenti essenziali con la terraferma. Proprio queste tratte, operate in convenzione statale, sono state ridotte nel numero e rincarate nei prezzi (fino al +56% da giugno 2022) a causa dell’aumento dei costi di gestione. Più volte la Regione è dovuta intervenire per coprire i maggiori oneri ed evitare ulteriori aumenti. Non possiamo dimenticare che un precedente assessore regionale, in fase di redazione dei bandi, tentò di introdurre una tratta con Cefalù, probabilmente rispondendo anch’egli a logiche politiche legate ai territori costieri più prossimi alle Eolie ma che poi si era dovuti soprassedere per l’evidente insostenibilità della proposta. Ricordiamo infatti – a tutti, e in particolare all’assessore Aricò che siamo certi vorrà tenerne conto – che gli oneri di servizio pubblico sono nati esclusivamente per garantire il diritto alla mobilità degli abitanti delle isole minori, per assicurare la continuità territoriale e sostenere lo sviluppo socioeconomico delle comunità insulari”.

Per le motivazioni di cui sopra, Federalberghi Isole Eolie lancia un appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, chiedendo con fermezza che le risorse oggi previste per l’istituzione di questa nuova tratta vengano invece destinate a potenziare i collegamenti con le isole minori più periferiche dell’arcipelago (Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli); compensare i tagli e gli aumenti tariffari che hanno colpito le tratte statali; ripristinare agevolazioni efficaci per tutti i pendolari.

la risposta dei sindaci dei nebrodi

Esprimiamo stupore per la presa di posizione di Federalberghi Isole Eolie relativa al nuovo collegamento marittimo Capo d’Orlando – Vulcano – Lipari – Santa Marina Salina, la cui attivazione è fissata per il prossimo 15 luglio.

Il collegamento è una grande opportunità per rafforzare la competitività turistica dell’intero Nord-Est siciliano.

Non dimentichiamo che il porto turistico di Capo d’Orlando è stato progettato anche come scalo di servizio alle Eolie e la rotta odierna colma un vuoto logistico lungo 90 km di costa fra Milazzo e Cefalù, migliorando la continuità territoriale e ponendosi a supporto – e non in concorrenza – dello scalo di Milazzo, che movimenta già oltre un milione di passeggeri l’anno.

Già nelle riunioni del Tavolo permanente Nebrodi-Eolie, documentate nei verbali del periodo 2022-2024, le amministrazioni costiere e alcuni operatori delle Eolie avevano identificato il porto di Capo d’Orlando come uno scalo strategico e complementare, con l’obiettivo principale di diversificare e ottimizzare l’accesso all’arcipelago, creando un’alternativa efficace ai poli tradizionali già sovraccarichi, come Milazzo.

L’integrazione di nuovi scali facilita l’arrivo dei visitatori, evita il sovraccarico dei poli storici e stimola un modello di sviluppo turistico che è rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. Pare ovvio che tale servizio, tanto atteso dall’hinterland, consentirà ai turisti di prolungare il soggiorno, generando occupazione, indotto commerciale ed eventi culturali.

Grazie a questa alternativa, una parte significativa dei visitatori potrà raggiungere direttamente l’arcipelago, evitando così code e congestionamenti stradali. Tale riduzione, dall’impatto ambientale, si inserisce perfettamente nella più ampia visione di turismo sostenibile promossa dalla Regione Sicilia, unendo gli obiettivi di accessibilità al territorio con quelli di tutela dell’ambiente.

Limitare a due corse di andata e ritorno al giorno, con capienze regolate dalla Capitaneria di Porto, permette di evitare sovraffollamenti e incoraggia i visitatori a privilegiare soggiorni più prolungati, anziché il turismo “mordi-e-fuggi”, spesso associato a un carico eccessivo sulle infrastrutture locali e a benefici economici limitati per le comunità dell’isola.

Con riguardo alla sollevata eccezione della sottrazione di risorse, è indispensabile precisare che i 950 mila euro destinati al progetto provengono da un capitolo dedicato allo sviluppo di nuove rotte turistiche, e non sottraggono risorse alle isole periferiche.

Questi, e tanti altri, sono i motivi per cui il collegamento Capo d’Orlando – Eolie rappresenta un investimento lungimirante per la competitività turistica dell’intero Nord-Est siciliano, genera opportunità occupazionali, decongestiona le vie di accesso tradizionali e favorisce un modello di sviluppo sostenibile e policentrico.

A tal proposito, è doveroso riconoscere il ruolo fondamentale svolto dal Presidente Schifani e da tutta la giunta regionale nel promuovere questa visione di turismo sostenibile. La loro capacità di ascoltare le esigenze del territorio e di destinare risorse mirate a progetti innovativi ha dimostrato una profonda attenzione per il benessere delle comunità locali e per la tutela dell’ambiente

Ci auguriamo che in futuro Federalberghi voglia concentrare i propri sforzi su iniziative volte a potenziare il territorio e a sostenere uno sviluppo equilibrato e sostenibile, piuttosto che impegnarsi in polemiche sterili volte a ostacolare il progresso turistico di una Regione che, per progredire, ha bisogno di offrire servizi.

Del resto, come ben sappiamo, è sempre più facile criticare che costruire insieme un futuro migliore.

Ma chissà, magari un giorno questo equilibrio potrebbe diventare anche il loro obiettivo principale.

Noi restiamo fiduciosi.

Firmato i Sindaci di Capo d’Orlando/Sant’Agata Militello/ Brolo/ Caprileone/ Torrenova/ Acquedolci/ San Marco d’Alunzio/ Mirto/ Galati Mamertino/ Longi/ Tortorici/Naso/Castell’Umberto/ Sinagra/ Ucria/ Raccuia/ Floresta/ Sant’Angelo di Brolo/ Piraino/Alcara Li Fusi/Militello/Gioiosa Marea

 

Redazione Scomunicando.it

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