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Premio letterario il Murgo Gioiosano – ne parla Giuliana Scaffidi

 

I premi letterari antichi o recenti non mancano certo in Italia, ma l’impressione è che molti siano ormai legati a schemi precostituiti, spesso non sono nemmeno critici o esperti a stabilire i vincitori, ma genericamente personaggi della cultura. In questo contesto il Premio “Il Murgo Gioiosano” dovrebbe distinguersi, almeno nelle intenzioni dei fondatori.

Infatti, saranno in primo luogo i critici ad esprimere il loro giudizio, senza distinzione tra accademici e militanti: l’importante sarà riconoscere la qualità delle opere dei diversi autori. Verranno premiati insomma testi che incidano sul presente e che non siano destinati a restare il caso di pochi mesi.

Il Premio, inoltre, si apre a lettori nuovi, sta cercando nuove forme di dialogo con i luoghi per ridisegnare la propria appartenza al territorio.

Ma il premio vuole essere anche un pressante invito alla lettura, a questo esercizio dell’intelletto e dei sensi che troppo spesso si crede faticoso e di cui non si riescono a cogliere le enormi capacità di dare piacere, di ricreare lo spirito, nel senso più pieno di “creare di nuovo”, di rinnovare e rinfrescare il pensiero.

In questo senso vale la pena riprendere le parole della giornalista partenopea Francesca Mari, componente della giuria, la quale afferma in linea con il Premio: ”Bisogna promuovere la lettura e i libri in maniera più appetibile per tutti” .

Brevemente lo scorrere dei nomi della giuria fanno dire, inoltre, che un Ottavio Navarra rappresenta un protagonista instancabile della Primavera Siciliana, per poi passare ad un giornalista accreditato come Valerio Barghini, di rilievo la sua ultima recensione sull’evento televisivo dell’anno a firma Adriano Celentano.

Un regista sceneggiatore formatosi al Centro Teatro Attivo di Milano quale é Simone Nardini. Italo Zeus é parte integrante del nostro patrimonio culturale le sue opere parlano per lui. Ultimo ma non per importanza l’avv. Vincenzo Amato uomo di impegno oltre che sociale: culturale e storico.

Il resto accadrà il 4 novembre, una data che, senza ombra di dubbio, rappresenterà un salto di qualità per la nostra comunità.

Giuliana Scaffidi

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