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“PROTOCOLLO CONTAGIO” – Avere consapevolezze su quello che non si è fatto prima, durante e dopo la pandemia

Federica Ipsaro Passione, dopo Brolo ha presentato il libro di Franco Fracassi a Capo d’Orlando e Messina.

Nelle 216 pagine di “Protocollo contagio” inquietudini, non certezze, denunce…

La lettura di questo libro pone una serie di interrogativi ma da anche delle risposte tese per capire ruoli, negligenze, superficialità, ed anche impegno e determinazioni di operatori. Non ci sono sconti per nessuno nè per politici nè per governi. Fa comprendere quando e quali protocolli contro le pandemie previsti per legge sono rimasti inapplicati determinando caos, paure, isolamento e lasciando tanti, da soli, a fronteggiare una malattia prevista da tempo.

Un libro che racconta come avrebbero dovuto proteggerci dal Covid e come si legge chiaramente nel sottotitolo, in copertina “perché avrebbero dovuto proteggerci dalla pandemia e non l’hanno fatto.

Il libro di Franco FracassiFederica Ipsaro Passione e Wolfango Molinari sul Coronavirus e la crisi, dapprima sanitaria e successivamente socio – economica, che ha messo in ginocchio l’intero pianeta si fonda su documenti ufficiali prodotti nel corso degli ultimi 18 anni, e lascia al lettore l’inquietudine, che a tratti diventa certezza, che probabilmente – il tutto –  si sarebbe potuta evitare.

Federica Ipasaro Passione nei suoi interventi è molto esplicita, parte da una domanda in apparenza semplice. Si chiede se è davvero possibile che nessuno nei piani alti dei Governi, europei, americani, cinesi,  sapesse dell’arrivo di questa epidemia, ed ancora sul il ruolo delle organizzazioni internazionali e perchè non ci fossero piani di contrasto alla pandemia, nonostante le simulazioni – sul campo – messe in atto fino a qualche mese prima anche negli Stati Uniti.

Un libro dove gli Autori, con coraggio,  affondano le loro indagini anche analizzando la macchina organizzativa italiana, da quelle nazionale a quella regionale.

«È ora di incominciare a sapere quali sono le verità che ci sono state celate. È giusto che noi sappiamo perché sono morte tutte queste persone e quello che si poteva fare e non è stato fatto, non foss’altro per evitare una cosa del genere in futuro», afferma Fracassi in un video su Youtube nel quale anticipava il primo capitolo del volume, autoprodotto, con l’etichetta indipendente Indygraf.

Federica Ipsaro Passione, giornalista orlandina, è soddisfatta delle prime tre presentazioni del libro, e mentre aspetta l’uscita in Spagna del volume del quale ha curato la traduzione, racconta che «Si tratta di un omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita nel tentativo di salvare le nostre. Primo tra tutti un medico marchigiano, Carlo Urbani, senza il cui coraggio saremmo stati travolti dal coronavirus tanti anni fa“.

Franco Fracassi, l’autore del libro-inchiesta è un giornalista che ama fare questo genere di lavoro… l’inchiesta ed è stato inviato, per 16 anni, nei principali teatri di guerra di questo secolo.

Quello che possiamo definire, leggendo il libro, è che è tratta una tragica inchiesta internazionale come una spy-story che parla anche dell’Italia, in particolare della Val Seriana.

Abbiamo scelto la tecnica del romanzo di avventura, di facile comprensione per chiunque. – puntualizza la Ipsaro – Abbiamo avuto, in tal senso, feedback positivi da persone di ogni età e livello socio – culturale e riportiamo notizie di pubblico dominio, ricavate da fonti ufficiali, ma che si sconoscono  perché non sono mai state rivelate con la dovuta trasparenza dalla stampa italiana e internazionale. In particolare – sempre Federica Ipsaro Passione –  il nostro è il primo libro d’inchiesta le cui fonti sono tutte certificate dalla tecnologia Blockchain sicura. Pubblichiamo nomi e cognomi, cablogrammi, dichiarazioni, informazioni internazionali tra Stati e laboratori P4, dal 2002 a oggi».

Quindi è anche un libro che investe le tecniche di informazione e la manipolazioni di queste.

E tornando alle due ultime presentazioni

Per quella nella piazzetta dell’antico borgo dei pescatori di San Gregorio a Capo d’Oralndo, domenica 19 Luglio – qui Federica Ipsaro Passione giocava in casa, – con le luci meravigliose di un tramonto siciliano ed il mare davanti a condurre la presentazione ci hanno pensato  Francesca Pietropaolo e Cettina Giallombardo. Federica Ipsaro Passione non ha svelato il libro, ma ha dato un assaggio di ciò che è informare attraverso la spiegazione dell’importanza della verifica delle fonti, dell’impegno e la fatica di chi fa inchiesta di un certo tipo (quella senza veli né bavagli) e di quanta disinformazione ci è giunta negli ultimi mesi intorno e sulla Pandemia. Anche qui Fracassi ha tenuto a specificare durante l’intervento in diretta telefonica: che Protocollo Contagio è stato scritto per chi si è posto e si pone delle domande e non ha il tempo o gli strumenti per cercare le risposte.

A Messina, in piazza Duomo, nella location bar Dolce Vita l’evento è stato presentato dal giornalista Leonardo Romeo il 20 luglio 2020

Federica Ipsaro Passione, ha voluto evidenziare l’importanza del fare informazione. “Nel nostro libro non utilizziamo mai il termine complotto, non crediamo nel complotto, parliamo di informazione, scientifica, medica, giornalistica, vogliamo distinguere tra buona informazione e cattiva informazione. Quello che abbiamo e stiamo vivendo è una distruzione umana, politica ed economica, mentre il 97% della scienza ci aveva avvisato. Era un disastro economico prevedibile, nei tempi, nelle modalità, negli sviluppi. Per questo è necessario interrogarsi e conoscere”.

Ed hanno lasciato il segno le parole di Franco Fracassi, contattato telefonicamente: “Il tema centrale della modernità è l’impossibilità di discernere tra notizie valide o meno, dato il sovraccarico mediatico che ne abbiamo, il cui apice è stato raggiunto dal periodo di caos e incertezza generato dal Covid. Per questo è, allora, necessario fare inchiesta, e per questo nasce il libro, vogliamo dare ordine alle informazioni, trovare delle risposte ad interrogativi rimasti insoluti, per poter reagire” .

A Piazza Duomo la giornalista, senza filtri, ha animato il dibattito finale accogliendo qualsiasi domanda, rispondendo a queste ma pronti a dar riscontro anche ad  altre ancora che forse molti non osano dire ma probabilmente si pongono.

Un libro da leggere.

 

Redazione Scomunicando.it

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