Antonio Mazzeo, in un argomentato post sui social, da una lettura sulle presunte scarcerazioni di “famigerati boss al 41 bis”. Un bel punto di partenza per un dibattito sopra le righe.
Non c’è antimafia senza difesa dei diritti umani
“In questi giorni di scontro politico sulle presunte scarcerazioni di “famigerati boss al 41 bis” – scrive Antonio Mazzeo – ho avvertito come non mai il forte disagio di sentirmi mille chilometri distante dalla stramaggioranza del “fronte antimafia“.
E continuando argomenta: “Oggi che ho finalmente letto i dati, le motivazioni e le “biografie” mi sento parecchio sollevato. Ancora una volta ho avuto la prova che l'”antimafia” è sempre meno capace di svolgere un ruolo di analisi di classe (vedi il tema della borghesia mafiosa, ormai del tutto scomparso da meeting, dichiarazioni e incontri).“
E conclude:” Non c’è antimafia senza difesa dei diritti umani, del senso di giustizia e dell’onestà intellettuale di non lanciarsi dietro le farneticanti e strumentali prese di posizione della peggiore destra forcaiola”.
Per Mazzeo necessita rilanciare l’antimafia sociale “oggi che ricordiamo il sacrificio del compagno Peppino Impastato!”.
Dibattito aperto.
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