Attualita

PUNTI DI VISTA – Gioiosa Marea e il Turismo

Il Turismo oggi è molto complesso. Attuarlo (saperlo attuare) ancor di più.

Gioiosa Marea non nasce paese a vocazione turistica, nasce come paese turistico.
Questo proclama è dato dagli innumerevoli posti letto.
Fu dichiarato essere il terzo polo turistico dopo le Eolie e Taormina, considerato che paese turistico viene designato per le strutture ricettive, i villaggi ed i posti letto. Tutto il resto è da corollario, seppur importante, ma da corollario.
Questo significa che nessun paese limitrofo può essere definito paese turistico.
Per non dilungarmi oltremodo e nel ricordarvi che in tempi lontani, la nostra spiaggia, adeguatamente attrezzata, ( ricordare gli ombrelloni a righe, sistemati a schiera, con la tendina, unici nel proprio genere), era uno spettacolo a cui solo madre natura poteva ambire al primato. Una spiaggia così era un gran bel vedere. Parlare di Turismo, ovviamente in poche righe, risulta alquanto riduttivo. Dopo questa breve premessa, che non è una sintesi, vorrei soffermarmi sull’offerta turistica, che, sappiamo essere un’altra cosa. L’offerta turistica è data in primis dal prodotto che vendi…come lo vendi e cosa metti dentro e attorno a quel che vendi.
Quanto si  poteva e non si è fatto. Quanto si doveva fare.
Gioiosa è piena di angoli attrezzati di bellezza. I palazzi ” baronali” antichi, le loro terrazze, le piazze e le viuzze d’altri tempi,
Un teatro naturale all’ aperto, un’ arena che si affaccia e tocca il mare, nell’ Illustre Gioiosa Vecchia, poteva essere il binomio perfetto fra cultura e turismo, con un indotto non indifferente; anche elitario. …giusto per citar qualcosa di importante, da prendere al…volo.
Cosa doveva esser fatto a Gioiosa per renderla accogliente?
Ciauru di ciuri…, tutti i balconi pieni, ornati di fiori, spettacolo ” naturale” e colorato.
Le discese a mare ed il muro nella piazzola…tutto d’ effetto.
Avrei utilizzato i colori per personalizzare panchine, aree, insegne…poi piccoli murales che rappresentavano le nostre tradizioni. Ai bordi di ogni panchina, dopo averle accuratamente ripristinate, avrei installato delle teste in ceramica, sostituendo le comuni seppur bellissime teste di Moro, con i visi dei personaggi gioiosani, ai quali avrei dato risalto, stuzzicando la curiosità dei turisti. Il turista ha bisogno di essere incuriosito.
In 5/6 punti strategici di Gioiosa ( ne decanto la bellezza ) tante barche in legno, che avrebbero sostituito le banali fioriere.
Avrei dato i nomi dei personaggi gioiosani alle vie principali…
Avrei dato colore e raffinatezza ad ogni angolo sprovvisto di bellezza. Ed tutti i pomeriggi d’estate, avrei allietato i commercianti ed i turisti, con della musica folclorica siciliana itinerante, così da tenere a basso volume, che sarebbe stata un solo piacere.
Le serenate…come quelle che sono state un successo …diventava, caratterizzava…includeva, vedeva, guardava lontano…
E poi il Borgo Marinaro, riscoperto dopo averlo scelto come location per la rappresentazione del Presepe Vivente, diversi anni fa, oggi in mano all’ architetto per ultimare i ritocchi del progetto. Lì il museo marinoto, con tutto quello che mi è un stato donato…e poi la realizzazione , all’ interno, di uno pseudo villaggio turistico, mio grande sogno. Il borgo marinaro luogo di lunghe chiacchiere e luogo preposto per innovativi programmi da sviluppare.
E poi i servizi… essenziali e indispensabili…necessari.
Mi chiedo cosa manca alla nostra ridente cittadina? Se lo chiedo, tante sono le cose che mancano…ma l’esistente ha una pregnanza ed io non lo accantono. Lo rivaluto…perchè quello è un eloquente biglietto da visita che parla da se.
Giuliana Scaffidi

Redazione Scomunicando.it

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