Cronaca

PUNTI DI VISTA – Roberto Speziale: “occorre che tutti quanti ci assumiamo una forte responsabilità individuale e collettiva e, perché no, unitaria”

L’analisi, non solo sociale, sulla situazione che oggi vive l’Italia. A Tracciarla è Roberto Speziale, anche se assolutamente a titolo personale –  che è anche presidente nazionale dell’Anffas.

Portare avanti un progetto politico che tende a promuovere equità, giustizia sociale e redistribuzione del reddito, dopo i decenni in cui i ricchi sono divenuti sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, non solo è giusto ma dovrebbe rappresentare l’imperativo categorico di qualsiasi forza politica e sociale che si propone di essere dalla parte delle fasce più deboli dei propri concittadini.

Ma tutto ciò si può fare aumentando l’enorme debito pubblico di cui gli Italiani sono già gravati?

Come stiamo vedendo, temo di no.

Esiste un altra via per raggiungere comunque questo scopo?

Credo di sì.

Ma per farlo occorre che la società civile, a partire da quella organizzata, faccia finalmente sentire forte e chiara la propria voce.

In buona sostanza occorre che tutti quanti ci assumiamo una forte responsabilità individuale e collettiva e, perché no, unitaria.

A chi spetta portare l’Italia fuori da questa, non più tollerabile, situazione?

Direi.. a tutti noi!

Se così fosse la vera priorità non sarebbe più, quindi, il ri-lancio dell’economia ma il recupero del “senso” di cittadinanza che, unito all’ “orgoglio” di essere cittadini del paese più bello del mondo, ci porti tutti ad assumere comportamenti socialmente responsabili dove il bene comune e l’interesse generale non siano più termini,svuotati di senso, scritti sulla carta a beneficio di pochi e nostalgici “sinistrossi”.

Tutto questo però presuppone che, prima di tutto, chi governa (se vuole essere realmente il cambiamento che dichiara) trovi il modo per far far cessare: ruberie, privilegi, evasione, corruzione, sprechi ed eradichi, definitivamente, tutte le mafie e contrasti, in ogni modo, il malaffare.

Sono queste, infatti, le vere cause che hanno pregiudicato e che pregiudicano il futuro dei nostri giovani.

Un sistema questo che ha spinto, giorno dopo giorno, verso la miseria e la disperazione milioni di nostri concittadini.

Chi dice che soldi non c’è ne sono, dice i falso.

I soldi ci sono ma sono spesi male!!

Occorre anche prendere consapevolezza che chi fa improbabili promesse o chi fa leva sulle paure più intime di un popolo, già di suo spaventato e smarrito, non rappresenta la soluzione, ma rischia di essere parte del problema.

Siamo ancora in tempo? Non lo so!

Ma mi sono chiesto se era giusto dire, assolutamente a titolo personale, come la penso ma senza avere alcuna pretesa di sorta, ne aspettativa alcuna.

Integralmente tratto dal post sui social del 13\10\2018

Redazione Scomunicando.it

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