Il Muro

PUNTI DI VISTA – Il Caso di Francantonio… ovvero come la legge possa diventare “più uguale” che per altri

Nino Ricciardello, professionista brolese, un passato che orgogliosamente rivendica in quella che era la democrazia cristiana giovanile, dice la sua tra politica, analisi e rapporti personali e d’amicizia con quello che è stato, ma che rimane ancor oggi, un punto di riferimento della politica messinese e non solo. Un’analisi in attesa che la politica provinciale si riassesti dopo il colpo ferale subito ieri – sotto mille aspetti – da uno dei suoi “timonieri” e punto di riferimento per tanti, in maniera prima evidente oggi più celata.

“I rumors davano l’integrale accoglimento delle richieste di condanna pressoché scontato.

Nessuna suspence.

La sorpresa, semmai, sarebbe stata al contrario anche in caso di una sensibile riduzione.

Si dice che le sentenze si rispettano, che non si commentano.

E così sia.

Nelle aule dei tribunali campeggia la scritta “La legge è uguale per tutti”.

Tuttavia, ferme restando le innegabili responsabilità POLITICHE, del mio amico Francantonio, mi sia consentito dire, tornando alla vicenda in questione, che questo è uno di quei casi che lasciano un retrogusto amarostico.

Un retrogusto, non nuovo in realtà, che fa venire la sensazione che per alcuni, ad un certo punto, la legge possa diventare “più uguale” che per altri.

Mi vengono in mente tanti pensieri.

Uno per tutti, pensando alla causa scatenante del caso, quel monumento all’ipocrisia chiamato “formazione professionale regionale” è una parafrasi del celebre pensiero attribuito a Mao Zedong, più noto come Mao Tse Tung, “colpirne uno per manlevarne cento?”.

E a proposito di vecchi rapporti passati tra politica e amicizia a Brolo.. rispolveriamo quattro foto che forse rappresnatno e sono la testimonianza dell’esordio in politica di un giovanissimo Francantonio Genovese.

Un convegno a Brolo, era il 25 marzo del 1990 – dove in tanti-èrotagonisti di quell’evento politico -giovanile – ancora sono riconoscibilissimi.