Tra i cinquanta poeti “per raccontare l’Italia” che hanno avuto accesso alla finale di questo contest anche Lucia Ferrara con il suo ultimo libro, “Memorie Lente” presentato la scorsa estate al Castello Gallego di Sant’Agata di Militello.
Ma tornando all’opera di Lucia Ferrara
Lucia Ferrara ha presentato il secondo volume delle sue raccolte di poesie a Sant’Agata.
In quell’occasione, la scorsa estate, i testi sono stati letti da Donatella Ingrillì, la presentazione è stata introdotta da Gaetano De Bernadis mentre ha dialogato con l’autrice Lucia Di Fazio, lasciando a Marisa Miragliotta, con un discorso sull’importanza e il valore della scrittura poetica e sulla forza evocativa della poesia dell’autrice, la parte bconclusiva dell’incontro al quale si riferiscono le foto dell’articolo.
Memorie lente
Prima che faccia sera ogni rituale
trascina le cose da dire nella luce
delle lampade e dietro le pieghe
delle ombre una gettata di ritorni
parla
anche quando la giornata si piega
al sonno e per un filo d ‘ascolto
confuso trovo la necessità
involontaria della compagnia.
A te
A te dono le cose più belle
di un me anche stonato nell’ orchestra del mondo
e tu resti in silenzio nel grappolo dei giorni
per non vagare nel rumore dei passi che ci separano
ma se udissi il rifugio ove batte il mio cuore
allora ameresti il mio blues
perché a te ho dato la mia migliore esibizione.
Nella mia tempesta
Sono qua
e taccio al buio
e voglio
solo urlare
perché ho avuto tante parole
ma anche stasera il mio viaggio
si è arrestato.
Rabbia
Rabbia
che grande illusionista sei
nei vortici dei pensieri
dove le pennellate del silenzio
rimbalzano
prima di fasciarmi il cuore.
Non voglio seguire ogni vento
adattarmi
per non essere ombra
e trafitta nel mio orgoglio
per essere ogni forza pura
anche imprecisa ed imperfetta
gruccia di terra
voglio mostrarmi rigoglio
tagliente nelle preghiere ferite
di chi non conosce le tempeste.
Alcuni spunti estrapolati dal “dialogo-intervista – tra l’autrice e la professoressa Lucia Di Fazio.
I punti fondamentali del loro dire sono stati alcuni temi della poesia della Ferarra come la solitudine, l’amore, il ricordo, il silenzio, la poesia.
Sull’amore Lucia Ferrara ha detto, in maniera intensa, che per lei “l’amore diviene parola, forza travolgente, non lo cerco, ma non riesco a privarnene.
Lo canto, lo inneggio, lo derido, lo anelo, lo abbandono, lo sfido, ma non riesco a spiegarlo, ma quando lo sento, lo so riconoscere”.
Poi, continuando, parlando della Poiesia ha puntualizzato “… è un diletto, inutile senza la quale non saprei vivere. La poesia è scomoda, perché ci costringe a pensare e quindi potrebbe farci cogliere il vuoto dell’inutile che cicirconda”.
E mentre il pubblico attento seguiva, ancora Lucia Ferrara aggiungeva “Per me il silenzio è presenza non assenza”.
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