Attualita

R-ESISTENZA D’ARTISTA – Claudio Militti “Dentro il bianco” dinamismo della forma e centralità del colore

La personale “Dentro il bianco” di Claudio Militi, visitabile dal 4 al 15 maggio alla sala mostre del Teatro Vittorio Emanuele, per il ciclo “R-esistenza d’artista” a cura di Saverio Pugliatti, propone una vasta selezione di opere, in cui la sempre versatile sperimentazione dell’artista nell’ambito dei materiali, si approfondisce sul versante cromatico e trova sintesi fra il dinamismo della forma e l’imprescindibile centralità del colore.

Le opere in esposizione sono costituite da pannelli di masonite o polistirolo su cui impasto cementizio, stucchi e acrilici, uniformemente stesi, graffiati o frantumati, descrivono composizioni che spaziano dall’Astrattismo all’Informale. La narrazione artistica presentata in “Fragmenta”, dunque, prosegue qui, <<occhieggia all’opera di Alberto Burri>>, come sottolinea lo storico Giampaolo Chillé e si avvale del suggestivo linguaggio sviluppato nelle “Composizioni” e “Ricomposizioni”, in cui la casualità effettiva e simbolica della frattura, concessa e controllata, rigenera significati ed evocazioni.

I reticoli, ora netti, ora irregolari, e i profondi interstizi che ne fuoriescono, non disegnano soltanto elementari ed eloquenti grafie, ma sembrano suggerire inevitabili vuoti ed attriti, che il rimescolamento dei pezzi provoca, forse allusione a condizioni e cambiamenti esistenziali. Così anche per il colore, la frantumazione avviene attraverso l’utilizzo di pigmenti luminosi e saturi, che si fondono con l’elemento materico definito e trovano nel bianco origine ed estinzione della propria diversificazione, l’unità. Lo testimoniano i non pochi pannelli bifronti, dove alla composizione colorata, l’artista ne ha giustapposta un’identica acromatica, permettendo così allo spettatore di rielaborare e proiettarvi una propria intima coloritura. I colori stessi, come blocchi di cemento, si spezzano ed assemblano di nuovo, ‘dubitano di sé’ e tramite corde ed innesti in carta, si ritraggono dal loro perimetro, indugiano nella ricerca identitaria: ineguali e al contempo, indifferenziati, precipitano infine, nella viva voragine del bianco, inestinguibile sacralità di alfa e omega.

Sefora Adamovic

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

AMUNI’ FESTIVAL 2025 – La formula giusta

tre giorni di gusto, musica e successo a Torrenova (altro…)

4 ore ago

A MILANO – Spazio Danza Academy di Capo d’Orlando con Roberto Bolle: emozioni e successi a OnDance 2025

Per il quarto anno consecutivo, Spazio Danza Academy ha portato il nome di Capo d’Orlando…

6 ore ago

NASO – Camionista punto da un calabrone salvato dal Dott. Giuseppe Pruiti: «Ha fatto un miracolo»

In un tempo in cui le cronache raccontano troppo spesso episodi di malasanità, da Naso…

6 ore ago

NASO – Inaugurata la Panchina Lilla

Un segno di speranza e consapevolezza contro i disturbi alimentari (altro…)

6 ore ago

IERI SERA A TINDARI – Tra “Festa” e Sacralità

Le foto di Natale Arasi (altro…)

13 ore ago

BROLO – Padel e memoria: grande successo per il 4° Memorial “Antonio Pizzuto e Antonio Caporlingua”

Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo. (altro…)

14 ore ago