Anche la Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” Onlus dice la sua sul caso dell’uxoricidio-suicidio
Ancora reazioni dopo il grave fatto di cronaca dei giorni scorsi.
La nota di Francesca Pantè Presidente Frida Onlus.
Questa volta è toccato a Maria Carmela Isgrò, donna residente a Barcellona Pozzo di Gotto. Ma la verità è che la violenza maschile, quella che si genera spesso dal cortocircuito dovuto all’incapacità di un uomo di gestire la separazione, i no ricevuti, i rifiuti, il distacco, può riguardare ciascuna di noi. Si tratta di un ennesimo fatto di cronaca che deve spingerci, ancora una volta, ad interrogarci sulle relazioni tossiche causate da ruoli patriarcali ed eterodiretti.
Il femminicidio avvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto, nei giorni scorsi, è in realtà una storia che riguarda tutte e tutti, nessuno escluso. Frida Onlus intende ribadire che la violenza di genere e la violenza maschile sulle donne non hanno una residenza geografica né una collocazione nella presunta scala sociale. Si tratta di un modo violento e spesso senza scampo per annichilire la libertà di una donna di decidere liberamente sulla propria vita, ovunque lei si trovi nel mondo e a qualsiasi classe sociale appartenga.
Il Centro Antiviolenza di Frida Onlus esprime vicinanza e affettuosità a Laura, la giovane figlia di Maria Carmela. Laura è oggi un’adolescente, ma dovrà gestire la sua futura vita adulta con un fardello che si poteva evitare.
Noi continueremo ad accogliere, ascoltare, sostenere ed affiancare le donne 365 giorni l’anno e h24, come abbiamo fatto fino ad ora. Ciò perché nessun femminicidio potrà fermare, oggi più che mai, le nostre azioni sul territorio di educazione ai sentimenti, prevenzione e contrasto della violenza maschile.
Ma per il caso di Maria Carmela Isgrò, 53 anni, impiegata comunale uccisa da Nicola Siracusa, 56 anni, suo marito che l’ha strangolata a mani nude per poi impiccarsi nel garage sottocasa dove i due vivevano, anche se in appartamenti diversi, visto che erano legalmente separati, si registrano altre prese di pozione.
Il sindaco Roberto Materia ha diramato una nota: “Appreso con assoluto sconcerto dell’immensa tragedia familiare scoperta in queste ore dalle Forze dell’Ordine e che vede tra le vittime una dipendente del Comune, un doveroso silenzio di rispetto verso chi non è più tra noi accompagna il dolore e il cordoglio della Giunta Municipale e di tutta la comunità barcellonese e i loro sentimenti di vicinanza alla giovanissima figlia della coppia”.
La Deputata Ella Bucalo di Fratelli d’Italia: “Dolore, rabbia e indignazione per ciò che è accaduto questo pomeriggio nella mia Barcellona Pozzo di Gotto. E’ un giorno molto triste per la nostra comunità e per tutte le donne.
Dolore perché due vite sono state spezzate tragicamente dalla follia umana, rabbia perché purtroppo, ancora una volta, tutto lascia presupporre che si tratti di femminicidio.
Una piaga sociale che non accenna a rallentare: il 37,1% degli omicidi italiani è un caso di femminicidio e nel 50% l’aggressore è il partner della vittima o l’ex fidanzato. Indignazione, infine, poiché possessione, gelosia, isolamento e disagio sociale, la base di queste incredibili tragedie.
Da Donna e Deputato ritengo che bisogna ancora di più potenziare quei servizi come la mediazione familiare indispensabile per dirimere diatribe, rapporti burrascosi e maltrattamenti che sono la base di partenza di questi drammi”.
Intanto emergono altri dettagli come il ritrovamento di un biglietto e del denaro, quattromila euro in contanti, lasciati dall’uomo. Soldi che destinati , si legge, per le spese funebri.