REGGIO CALABRIA – Rafforzata la centralità del porto di Gioia Tauro

Confindustria Reggio Calabria esprime una valutazione positiva in ordine alla scelta di Gioia Tauro quale sede della nuova Autorità di sistema portuale del Mare Tirreno meridionale. Ad affermarlo è il direttivo dell’associazione degli industriali reggini. Si tratta di una decisione – si legge in un comunicato dell’ufficio stampa – in linea con l’importanza del principale porto di transhipment del nostro Paese. Confindustria giudica favorevolmente la decisione del Consiglio dei ministri, assunta nell’ambito del “decreto Madia”, nella convinzione che la nuova aggregazione dei porti calabresi e della Sicilia orientale (Messina, Tremestieri e Milazzo) possa agevolare il percorso di rilancio dell’intero sistema. La nascita delle nuove Authority non determina, di per sé, un vantaggio competitivo ma la circostanza che la sede del nuovo organismo di governance sarà a Gioia Tauro rafforza la centralità di questa infrastruttura».
Secondo gli industriali reggini, «sul provvedimento licenziato dal Governo è bene esprimere valutazioni equilibrate, consapevoli e serie. Incassiamo un risultato certamente positivo che va dunque “promosso”; al tempo stesso, però, abbiamo il dovere di guardare con pragmatismo alla realtà nell’interesse delle aziende del territorio. È per questo che chiediamo al Consiglio dei ministri di continuare a mantenere alta, e se possibile incrementare, l’attenzione attorno a Gioia Tauro e alle questioni strutturali da cui dipende il futuro del porto. Per un verso, si registrano i primi segnali positivi sulle tasse di ancoraggio e, in parte, sulle accise sul carburante. Per l’altro, occorre sottolineare come nessuna misura concreta sia ancora arrivata per far fronte all’enorme problema del costo del lavoro, il principale fattore di squilibrio e distorsione della concorrenza a sfavore di Gioia Tauro nel Mediterraneo. Per tutto questo – conclude il direttivo di Confindustria – nell’accogliere con soddisfazione la notizia sulla sede della Port Authority, sollecitiamo le misure che, a partire dalla Zes, possono davvero creare le condizioni per una ripresa dei volumi, che nel 2015 hanno segnato un’altra pesante contrazione.

Redazione Scomunicando.it

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