In particolare, il provvedimento restrittivo scaturisce da articolata attività d’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo e dalla Tenenza di Rosarno, che ha permesso, attraverso la captazione di dialoghi ambientali, intercettazioni telefoniche e servizi di videoripresa, di far luce su una serie di vessanti richieste di denaro, nel tempo sempre più consistenti, poste in essere da parte dell’indagato nei confronti dei titolari di un azienda agricola diCandidoni (RC): le reiterate minacce, condotte conmetodologia tipicamente mafiosa e finalizzate al versamento della “mazzetta” in corrispondenza del periodo natalizio,avrebbero altresì agevolato la temibile cosca dei “CACCIOLA”, ingenerando nelle vittime un radicato e concreto timore per la propria incolumità e per l’integrità dei beni patrimoniali, inducendoli ad assumere un atteggiamento non collaborativo con l’Autorità Giudiziaria.
L’odierno indagato CACCIOLA Gregorio è zio paterno di CACCIOLA Maria Concetta, la testimone di giustizia suicidatasi in circostanze ancora non del tutto chiarite, le cui stesse dichiarazioni hanno peraltro trovato coerente riscontro con l’impianto probatorio assunto nel corso delle indagini, così come per le propalazione di collaboratori di giustizia.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina,il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi in attesa del giudizio di convalida.
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