Cultura

RESISTERE A MESSINA – Presentato il nuovo libro di Giuseppe Rando

Il testo, disponibile nelle librerie dallo scorso luglio, è articolato in quattro sezioni: “Messina e oltre”, “Per l’Università”, “Per una didattica formativa”, “Letteratura e Vita”. 

Domenica 30 agosto si è tenuta la presentazione di “Resistere a Messina –  Reportages, lettere, racconti e saggi critici”, ed. Pellegrini, 2020, ultimo libro del prof. Giuseppe Rando, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Messina, adesso in pensione. L’evento, organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro, si è svolto a Messina, nel salone della “Fondazione Horcynus Orca” di Torre Faro, per l’occasione gremito di partecipanti nel pieno rispetto delle disposizioni e dei protocolli anti-Covid.

La sede scelta per l’evento si è rivelata particolarmente opportuna, in considerazione che Giuseppe Rando è nato proprio a Torre Faro e che lo Stretto di Messina, insieme alla sua città, costituiscono uno dei poli sentimentali e culturali del suo libro.

Il testo, in commercio dallo scorso luglio, è composto da quattro sezioni: “Messina e oltre”, “Per l’Università”, “Per una didattica formativa”, “Letteratura e Vita”.

La presentazione, i cui interventi sono stati coordinati dal presidente della Pro Loco Nello Cutugno, ha avuto inizio con la proiezione del documentario “Messina, un secolo di storia” su concessione di Egidio Bernava.

La prof.ssa Michela D’Angelo, ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Messina, relatrice dell’evento, ha osservato come, collegando mirabilmente le varie sezioni, un limpido filo rosso attraversi il libro, passando dall’amore di Giuseppe Rando per la sua città, per l’Università e per la sua professione di professore e di critico letterario. “Il professore parte da Messina – argomenta Michela D’Angelo – di cui recupera gl’incanti del passato anche recente, e depreca l’attuale decadenza, ma per opporvisi decisamente, senza arrendersi al peggio, e illustra, nella seconda sezione, i meriti oggettivi conseguiti dalla grande Università dei ‘maestri’, senza chiudere gli occhi di fronte alle ‘vergogne’ dell’Università dei ‘baroni’ e, peggio, dei ‘baronelli’ di oggi”.

La docente ha quindi elogiato l’istinto pedagogico orizzontale, democratico di Giuseppe Rando che, nella terza sezione del libro offre agli studenti e ai professori, in forma chiara e leggibile, le acquisizioni più recenti della didattica delle materie letterarie nella Scuola e nell’Università. Ciò, al fine di “scongiurare le trappole di una didattica usurata, incapace di trasmettere agli studenti ‘saperi e valori’, indispensabili in una scuola che voglia essere davvero formativa”.

La relatrice ha infine dichiarato di ammirare i saggi critici della quarta sezione del libro, che fanno amare, anche ai “quasi profani”, gli autori e i testi trattati: li attraversa, secondo la studiosa, lo stesso “intento pedagogico e innovativo che si può considerare lo stemma di Giuseppe Rando”.

A seguire si sono registrati gli interventi dell’autore che hanno interessato ed entusiasmato i presenti.

Dopodiché è andata in scena la proiezione di un cortometraggio del giovane regista messinese Gianmarco Orlando, sul grande tema della identità, nella fattispecie messinese, che rischia di essere smarrita da chi è costretto a lasciare la città per lavoro.

“Il Prof. Giuseppe Rando continua indubbiamente ad onorare l’Università e la città con i suoi studi innovativi, con il suo entusiasmo pedagogico e con la sua assoluta estraneità ai vuoti rituali accademici”, ha tenuto a sottolineare in una nota diretta alla stampa il presidente della Pro Loco Nello Cutugno.

Lo stesso ha poi ringraziato la “Fondazione Horcynus Orca”, il suo responsabile Giacomo Farina e tutti i ragazzi della Pro Loco Capo Peloro per il lavoro svolto nell’organizzazione dell’evento.

Redazione Scomunicando.it

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