Infatti abbiamo appreso la decisione presa dalla Provincia, nella riunione operativa che si è tenuta ieri mattina alla Presidenza della Provincia Regionale di Agrigento con il provveditore Raffaele Zarbo ed alcuni dirigenti scolastici convocata dal Presidente Eugenio D’Orsi, in accordo con il Provveditore agli studi di Agrigento ed i Dirigenti scolastici, di sistemare glistudenti dell’I.P.I.A., con turni anche di pomeriggio, in 41 aule messe adisposizione dai presidi degli istituti “Brunelleschi”, “Gallo” e “Sciascia” nell’attesa che vengano consegnate 25 nuove aule in zona ASI, in cui entro fine Dicembre dovrebbero essere ospitati gli studenti “che ne avranno bisogno”. Questo ovviamente non ci può bastare. Che significa entro fine Dicembre? Che significa gli “studenti che ne hanno bisogno”?
Queste 41 aule degli altri istituti della città possono veramente ospitare tutti 700 e gli studenti sfollati? E’ una cosa impensabile fare il turno pomeridiano. Come ritorneranno a casa gli studenti che la sera usciranno da scuola e non troveranno i mezzi di trasporto pubblici? E poi è possibile che bisogna aspettare fino a Dicembre per i nuovi locali? Sono stati verificati realmente gli spazi delle nuove aule di zona ASI? E se non potranno ospitare gli tutti gli studenti? Gli altri continueranno a fare il turno pomeridiano? Tutto questo non ci rassicura per niente.
L’amministrazione provinciale non può pensare di dare il contentino agli studenti per tenerli buoni. I problemi non sono stati affatto risolti a differenza di quello che dice il presidente della provincia D’Orsi.
Troviamo assurde le parole del presidente in cui afferma che bisogna lodare e ringraziare la provincia.
Dalla provincia ci aspettavamo una vera risposta e una vera soluzione del problema. Ci sentiamo ancora una volta presi in giro e siamo più arrabbiati ancora di prima. Faremo di tutto perché nei prossimi mesi gli studenti del Fermi possano ritrovare la loro serenità Chi ha creato questa situazione di disagio agli studenti e sembra non volerla risolvere veramente ne pagherà le conseguenze.
Abbiamo aperto ufficialmente una vertenza sindacale e abbiamo contattato il nostro ufficio legale che in questi giorni ci offrirà consulenza e ci dirà eventualmente come possiamo agire per vie legali. Gli studenti nel frattempo continueranno a protestare e a fare sentire la loro voce.
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