Cultura

RICONOSCIMENTI – Ancora uno per Domenico Orifici, cultore della poesia dialettale

Ieri, a Milazzo, la premiazione del concorso nazionale “poeti dialettali alla Ribalta”, che ha coinvolto i poeti che tengono alta la lingua siciliana.

Siamo fieri di essere siciliani”.
Gli organizzatori hanno giustamente assegnato  al Maestro Domenico Orifici la Mensione di merito.
Nel ringraziare , Domenico Orifici ha esternato l’invito tutti “a non fare morire la nostra lingua perchè con essa morirebbe la nostra bella identità siciliana. aggiungendo, se sentiamo parlare in tedesco diciamo che chi parla è un tedesco e se sentiamo parlare un siciliano in italiano chi lo sente dirà che è un italiano  Siamo fieri di essere siciliani”.
Il poeta sinagrese ha quindi aggiunto alla lunga lista di premi ricevuti anche questo riconoscimento, quello del concorso nazionale “Poeti Dialettali alla Ribalta”, un evento che ha messo in luce il valore del dialetto siciliano, vera e propria eredità culturale della nostra terra.
Questo concorso ha dato voce a quei poeti che, con le loro opere, continuano a mantenere viva una lingua che affonda le sue radici nella storia, ricca delle influenze delle grandi culture che hanno attraversato la Sicilia: il greco, il latino, l’arabo, il normanno, il francese e lo spagnolo.
premio “Senior Uomo”
Fino al 1860, il siciliano fu lingua ufficiale dell’isola. In esso si trovano tratti della nostra identità, simbolo di una storia che continua a vivere attraverso i versi dei poeti dialettali. Durante la cerimonia, la direzione dell’associazione del concorso ha assegnato al nostro autore il prestigioso premio “Senior Uomo” e lo ha onorato con una Menzione di Merito per il contributo dato alla valorizzazione del dialetto.

In un momento di gratitudine e orgoglio, il vincitore ha voluto lanciare un appello: “Non lasciamo morire la nostra lingua, perché con essa morirebbe la nostra identità siciliana”.

È un richiamo alla consapevolezza: il dialetto è parte integrante di ciò che siamo, un legame profondo con il passato e una risorsa per il futuro.

La riflessione si fa ancora più profonda quando si osserva il ruolo dell’identità linguistica: “Se sentiamo parlare in tedesco, riconosciamo un tedesco; se un siciliano parla in italiano, sarà percepito come italiano. Eppure, il cuore e l’anima di un siciliano si esprimono pienamente nel dialetto della sua terra.”

A Milazzo non si è voluto premiate dei poeti, ma si è celebrato un patrimonio culturale inestimabile, invitando tutti a essere fieri delle proprie radici e a continuare a raccontarle, parola dopo parola, verso dopo verso.

Essere siciliani significa non dimenticare mai il valore della propria lingua e della propria storia.

Redazione Scomunicando.it

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