La Regione, cosi’ come previsto dall’ordinanza per l’emergenza rifiuti e dalle norme di settore, interverra’ in maniera sostitutiva e straordinaria nei confronti dei Comuni inadempienti, che hanno l’obbligo di coprire l’intero costo del servizio.
Contemporaneamente l’assessorato regionale per l’Energia e i servizi di Pubblica utilita’ sta cercando di mettere l’Ato in condizione di ottenere un’anticipazione da un istituto di credito per riprendere il normale servizio di raccolta rifiuti e giungere con tranquillita’ alla costituzione della nuova Srr, la Societa’ di regolamentazione del servizio di raccolta. Sono dunque del tutto incomprensibili e ingiustificate, quindi, le proteste dei sindaci interessati che, in quanto soci dell’Ato, avrebbero dovuto provvedere direttamente al pagamento del costo del servizio e non avendolo fatto si devono ritenere responsabili della situazione che si e’ determinata. Maggiore attenzione deve porsi da parte di tutti a migliorare il livello di riscossione della Tarsu o della Tia per evitare il riproporsi di simili situazioni emergenziali.
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