In questo momento, scorrendo le notizie di Facebook, riconosco due tipologie di profili:
gli indignati, che si chiedono come, dopo un ventennio di circo e di pagliacciate in giro per il mondo, dopo anni di totale immobilità legislativa sui temi importanti, di attacchi alla Costituzione e di favoreggiamenti a mafiosi e potenti, a discapito dei cittadini, l’Italia abbia potuto votare ancora per un buffone del genere;
tutti gli altri, che pubblicano le solite boiate di sempre, le frasi, stucchevoli o dalla parvenza alta e importante, tratte da libri che non hanno letto, e con ogni probabilità non leggeranno mai, le frasi di personaggi che non conoscono.
Eccola, l’Italia che ha votato le barzellette e le promesse fatte agli asini. L’Italia dello show televisivo, degli occhiali da sole in discoteca e del “lo voto perché gli tira ancora”, “perché è un grande”, “perché per lo meno non è frocio e gli piace la f***”, “quello che fa in casa sua sono c*** suoi”. L’Italia che si anima e piange solo dietro al pallone, “spaghetti e mandolino”.
Paese di eterni Schettino.
L.S.M.-
da un post su facebokk maetedì dopo lo sfoglio.
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