– di Corrado Speziale –
Nona edizione del Rito, ispirata quest’anno all’“Eresia invisibile della Bellezza”, dopo l’assenza del 2017. Dal 21 al 23 giugno migliaia di persone si sono recate alla Piramide 38° Parallelo di Motta D’Affermo per “vivere” le opere e le performance di oltre 300 artisti, nel segno della condivisione.
Così, alla nona edizione in dieci anni, la più attesa, in mezzo a trecento artisti e migliaia di persone vestite di bianco, Antonio Presti si è presentato in arancione. Eretico fino in fondo!
E mai Rito era stato più “rigeneratore” di quello appena svoltosi alla Piramide 38° Parallelo di Motta d’Affermo dal 21 al 23 giugno. Perché laddove qualcuno si fosse scoraggiato se dopo settimane di lavoro una nottata di scirocco ha divelto chilometri di tulle, azzerato percorsi tematici, compreso lo splendido labirinto, e danneggiato le installazioni, ci hanno pensato la volontà e il pensiero positivo di artisti e visitatori a far mantenere intatta l’energia dell’evento, la sua forza ammonitrice, il suo innato valore artistico. Così, in tre giorni, la trasformazione e la rigenerazione hanno fatto breccia dentro le menti e le coscienze di tutti. Ha vinto L’Eresia invisibile della Bellezza, ha vinto il pensiero libero, ha vinto Antonio Presti:
Questo e tanto altro. Chi ha orecchie e mente per intendere, intenda. E’ questo il più potente messaggio politico che Presti possa dare col suo impegno, senza retorica: parlano i fatti. E’ la Politica della Bellezza. Significati tangibili e tradotti in arte intorno alla Piramide grazie all’impegno di poeti, musicisti, artisti a tutto campo, performer d’eccellenza, coordinati dal direttore artistico del Rito, la regista palermitana Linda Ferrante: “Abbiamo avuto riscontro di un’utenza attiva, un pubblico che ringraziava per ciò che riceveva, un riconoscimento di gratitudine che riempie i cuori. Un grazie particolare va a tutti gli artisti che hanno accettato il nostro invito a scegliere e praticare l’etica della bellezza tra natura, cultura e soprattutto rispetto di pensiero”. Determinanti, poi, l’impegno a tutto campo dell’artista Milo Floramo, di Paolo Romania, la regia sempre accorta di Gianfranco Molino. Importante la condivisione e lo spirito di sacrificio di tutti gli altri addetti ai lavori.
Poesie. Da un’idea on line di Sebastiano Adernò, è nato il percorso “Per una botanica della Poesia”. All’inizio del pomeriggio domenicale ha emozionato Teodoro Cafarelli con una lettura suggestiva di Franco Arminio da “Lettera ai ragazzi del Sud”, una metafora che ha dato stimoli ed energia: “Tutto è spaccato, squarciato, separato. Sentiamo l’indifferenza degli altri e l’inimicizia di noi stessi. Uscite, contestate con durezza i ladri del vostro futuro…!”
La lettura era inserita nel contesto di una bella composizione di mandala di Silvia Broccolo e Manuela Ceraolo, con accompagnamento di chitarra di Matteo Cappadona. Eloquente il titolo: “La mia scelta”, nella ricerca del valore del proprio essere.
Come ogni anno, non sono mancati i listelli con i nastri su cui scrivere pensieri ed emozioni da consegnare al vento, così come il banco-laboratorio su cui realizzare le formelle di terracotta da lasciare ai posteri, per l’occasione realizzato dai ragazzi down: straordinaria espressione di purezza.
A proposito di ciò, all’Atelier sul mare di Castel di Tusa, come evento abbinato al Rito, sabato era stata inaugurata la mostra fotografica “Noi siamo Bellezza”, curata da Antonella Cunsolo per l’Associazione Famiglie Persone Down di Catania.
Sempre all’Atelier, spazio ai “Riflessi di Luce” e al design con le splendide sedie firmate Umberto Leone e Ute Pyka, artisti che nel 2007 realizzarono “Lunaria – Contrada senza nome”, camera d’arte ispirata alla favola teatrale di Vincenzo Consolo.
E non finisce qui: in appendice al Rito della Luce 2019, nello spazio antistante l’Atelier sul Mare, verrà installata una mega opera dell’artista messinese Antonello Bonanno Conti, appena completata. Incredibili le misure: 4 mesi d’altezza per 4 di lunghezza e 1 di spessore. Non anticipiamo altro. La stessa, per tutta l’estate, farà compagnia a “Peace”, inno alla pace nel mondo di Stello Quartarone.
E’ stato l’ultimo Rito della Luce come evento esclusivo alla Piramide 38° Parallelo. I prossimi saranno ancora più accoglienti e inclusivi di nuova gente e nuovi pensieri, tra la Valle dell’Alcantara e l’Etna, la “Piramide” più naturale e potente che si possa immaginare.
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri
Punti morbidi e strade di pietra, 2025. Filati di cotone e sassi, dimensioni variabili. (altro…)
Amunì, il Festival Agroalimentare a Torrenova, parte alla grande. (altro…)
Si è svolta ieri, venerdì 5 settembre, nella suggestiva cornice di Villa Piccolo a Capo…
Una magia senza confini ha avvolto piazza XX Settembre a Canicattini Bagni durante il Canicattini…