S. AGATA MILITELLO – Emergenza lungomare, Sottile: “Sarà La Regione ad eseguire i lavori per la messa in sicurezza”

Emergenza lungomare: “Sarà La Regione ad eseguire i lavori per la messa in sicurezza”.

Lo dichiara il sindaco di Sant’Agata Militello, Carmelo Sottile che ha avuto rassicurazioni dal Direttore regionale della Protezione Civile, ingegnere Calogero Foti e dallo stesso Presidente della Regione che, fin da subito, ha mostrato grande sensibilità e fattivo interesse, nei confronti di un disastro che tiene con il fiato sospeso l’intera cittadinanza. Come è noto, nella mattinata di ieri, a Messina, si era tenuto il tavolo tecnico tra il Comune, la Città metropolitana ed il soggetto attuatore del “Patto per il Sud” per fare il punto sulla situazione ed accertare i tempi di attuazione e di ricostruzione del muro. Si è concordato di stringere i tempi al minimo indispensabile e la priorità di tutti gli adempimenti di affidamento lavori per poter cominciare l’opera nel prossimo mese di marzo e l’ultimazione tra fine agosto e settembre. “Rispetto a due anni fa – afferma il primo cittadino Sottile – ci sono oggi i presupposti per un intervento di somma urgenza per cui avevo già dato mandato agli uffici di predisporre una ordinanza sindacale a carico del bilancio comunale per la messa in sicurezza , ma la comunicazione da parte della regione ci risparmia quest’incombenza” “Non posso che esprimere soddisfazione – conclude Sottile – per la comunicata disponibilità del Governo regionale ad eseguire i lavori urgenti di messa in sicurezza a carico della Regione, fermo restando che i lavori per la ricostruzione del muro procederanno rapidamente “. Capisco e condivido l’amarezza e la preoccupazione dei miei concittadini, ma si deve anche avere la maturità per comprendere da un lato che la legge pone dei limiti precisi alle facoltà dell’amministrazione comunale e dall’altro che un tale disastro può essere evitato non con improvvisate soluzioni di emergenza ma con una attenta programmazione delle opere a difesa del territorio, per le quali nel recente passato c’è stato il più totale disinteresse”.