Di fronte al silenzio assordante del Governo è bene che i cittadini riprendano la parola sulla vicenda del ponte sullo Stretto, scendendo in piazza Sabato 16 marzo a Messina in difesa del bene comune rappresentato da un patrimonio naturale e paesaggistico unico al mondo. Dal primo marzo – a seguito del mancato accordo tra la concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA (SdM SpA) e il General Contractor Eurolink capeggiato da Impregilo – risultano annullati sia la concessione che tutti i rapporti convenzionali e contrattuali tra questi due soggetti,. L’Esecutivo deve pertanto formalizzare al più presto questo ‘divorzio’ approvando il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la liquidazione della Stretto di Messina SpA. Sinora invece l’unico ad esprimersi è stato solo il General Contractor che sta minacciando il contenzioso per mettere con le spalle al muro gli interessi pubblici.
Il Governo tecnico, proprio in virtù del suo mandato legato alla riduzione del debito pubblico e al contenimento dei costi, deve al Paese delle risposte. E’ infatti scandaloso che siano stati spesi sinora 300 milioni di euro per progettazioni inutili e inconcludenti e che si siano tenuti congelati gli 8.5 miliardi di euro che potrebbero essere meglio destinati al risanamento del territorio, a interventi contro il rischio idrogeologico e per il potenziamento del sistema dei porti e delle reti ferroviarie calabresi e siciliane.
E’ contro ogni buon senso – oltre che privo di qualsiasi logica economico-finanziaria e strategia di mobilità – se si pensa che lo Stato abbia sinora sostenuto il progetto di un ponte sospeso, ad unica campata di 3,3 km di lunghezza, sorretto da torri di circa 400 metri di altezza, destinato al passaggio sia di auto che di treni (dati ancora più assurdi se si considera che il ponte, con analoghe caratteristiche, più lungo al mondo, il Minami Bisan-Seto in Giappone, raggiunge a malapena i 1.100 metri di lunghezza!), e per di più previsto in una delle aree a più elevato rischio sismico del Mediterraneo e di maggior pregio naturalistico e paesaggistico d’Europa.
comunicato stampa
Roma, 15 marzo 2013
Ufficio Stampa WWF Italia, 06 84497213/265 – 349 0514472, 02 83133233 – 329 8315718
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