La collaborazione ospedaliera come chiave del successo
Un nuovo traguardo per l’Emodinamica dell’Ospedale Barone Romeo di Patti, diretta dal dottor Salvatore Garibaldi
Dopo essersi distinta a livello nazionale — risultando, secondo i dati Agenas 2024, la migliore struttura italiana per volumi e tempestività nel trattamento dell’infarto miocardico acuto STEMI — la cardiologia pattese approda ora sulla scena mondiale.
Dopo la recente presentazione al Congresso Europeo di Emodinamica di Parigi, la struttura è stata infatti selezionata per illustrare un nuovo studio al Congresso Mondiale di Cardiologia, in programma a Madrid dal 29 agosto al 1° settembre 2025, in concomitanza con il Congresso Europeo di Cardiologia (ESC).
Il lavoro, dal titolo “Efficacy and safety of an hub and spoke circuit for NSTEMI patients in Italy”, ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica internazionale. La ricerca ha analizzato una casistica senza precedenti — 1702 pazienti affetti da infarto miocardico N-STEMI (il tipo più frequente) — trattati nell’ambito di un innovativo percorso clinico: il circuito “Spoke-Hub-Spoke”, avviato a Patti nel 2019.
Il modello prevede che il paziente, proveniente da ospedali del comprensorio (Milazzo, Barcellona PG, S. Agata di Militello e Mistretta), venga trasferito a Patti per l’intervento coronarografico e poi rientri nel proprio ospedale di riferimento per la degenza. In questo modo, si riduce la pressione sui posti letto del centro Hub di Patti, riservandoli ai casi più gravi, come gli infarti STEMI che devono essere trattati entro 90 minuti.
L’analisi, durata sei anni, ha dimostrato che i pazienti trattati con il percorso “Spoke-Hub-Spoke” non hanno presentato differenze in termini di efficacia e sicurezza rispetto a quelli ricoverati a Patti. Al contrario, sono emersi vantaggi concreti:
minore tempo di attesa per la coronarografia,
riduzione dei giorni di ricovero,
risparmio significativo di risorse economiche,
miglioramento della prognosi complessiva.
Determinante per il successo del progetto è stata la collaborazione tra reparti e ospedali: l’Emodinamica di Patti insieme alla Rianimazione dello stesso ospedale, le Cardiologie di Milazzo, S. Agata e Mistretta, e la Cardiochirurgia del Papardo di Messina. Uno sforzo corale, reso possibile anche grazie al sostegno delle Direzioni Strategiche dell’ASP di Messina.
Alla luce di questi risultati e dell’imminente attivazione di una seconda sala di Emodinamica a Patti, cresce la necessità di un adeguamento dei posti letto destinati ai pazienti cardiopatici della vasta area Tirrenico-Nebroidea, per garantire cure tempestive ed efficaci a una popolazione di oltre 280 mila abitanti.
L’esperienza dell’Emodinamica di Patti dimostra che, anche in un territorio spesso penalizzato dalla carenza di risorse, la collaborazione e l’innovazione organizzativa possono trasformarsi in eccellenza, fino a portare un ospedale di provincia a essere protagonista nei più prestigiosi congressi internazionali di cardiologia.
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