L’Assessorato Regionale della Salute con due distinte note del 3 dicembre 2010, una relativa al reclutamento di personale dirigenziale a tempo indeterminato e l’altra relativa al reclutamento di personale del comparto a tempo indeterminato, ha autorizzato le Aziende Sanitarie Provinciali (ASP), le Aziende Ospedaliere e le Aziende Ospedaliere Universitarie della Regione Sicilia ad emanare entro il 20 dicembre 2010 i concorsi pubblici per la copertura dei posti disponibili di dirigente medico e sanitario nonché di personale di comparto (infermieri, ausiliari, amministrativi ecc.). In sede di concertazione con le organizzazioni sindacali dovrà essere definita eventualmente (infatti le due note citando una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa non la ritengono obbligatoria) la percentuale dei posti da ricoprire mediante il ricorso alla mobilità.
I concorsi possono essere banditi anche nelle more dell’approvazione delle nuove dotazioni organiche da parte dell’Assessorato, fermo restando che l’immissione in servizio dei vincitori potrà aver luogo dopo l’approvazione delle dotazioni organiche e la definizione delle procedure di ricollocazione di eventuali esuberi nel rispetto del D.A. numero 1794 del 04.09.2009.
In Provincia di Messina ciò significa per alcune figure professionali che possono essere ricoperti 227 posti di dirigente medico (104 posti presso l’AOU di Messina, 123 presso l’ASP); 325 posti di infermiere (251 posti presso l’AOU di Messina, 52 presso l’ASP e 22 presso l’AO Papardo-Piemonte); 208 posti di ausiliario specializzato (186 posti presso l’ASP e 22 presso l’AO Papardo-Piemonte); 35 posti di assistente amministrativo (21 posti presso l’AOU di Messina, 8 presso l’ASP e 6 presso l’AO Papardo-Piemonte).
Occorre procedere rapidamente non solo con l’emanazione dei bandi prevista per il 20 dicembre 2010 ma con l’espletamento dei concorsi, evitando per il personale di comparto la possibilità di svolgere i concorsi raggruppandoli per bacino (“Bacino Sicilia Occidentale” e “Bacino Sicilia Orientale” ricomprendenti le aziende ricadenti nelle rispettive provincie e previsti dalla Legge Regionale 5/2009 all’art. 5, comma 9), in quanto ciò rischierebbe di allungare i tempi: più snella sarebbe una procedura concorsuale svolta dalle singole aziende.
Occorre trovare e prevedere, nel rispetto delle norme di legge e costituzionali, un adeguato riconoscimento al servizio prestato nelle singole aziende dal personale precario dirigenziale e di comparto, per consentire a tale personale dopo lunghi anni di incertezza finalmente di “stabilizzarsi”. Meglio e più opportuna sarebbe stata da parte della Regione emanare in tempo una Legge Regionale che consentisse a tali lavoratori precari di essere assunti attraverso procedure di stabilizzazione e non concorsuali.
Francesco Di Renzo
Dipartimento Salute CGIL Messina
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